5 Ottobre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Mercato, Elliott, Red Bird e futuro

Una analisi approfondita dello scenario passato, quello attuale e il futuro

Il mercato estivo del Milan è concluso.

Questa la situazione in entrata

1.  Malick Thiaw = 5M + 2M bonus (diritto di riscatto a 13M)

2.  Charles De Ketelaere = 36M bonus compresi

3.  Divock Origi = parametro zero

4.  Junior Messias = 4,5M

5.  Alessandro Florenzi = 2,7M

6.  Sergiño Dest = 0M (diritto di riscatto a 20M)

7.  Tommaso Pobega = rientro prestito

8.  Aster Vranckx = 5m + 2M bonus (diritto di riscatto a 13,5M)

9.  Yacine Adli = rientro prestito dal Bordeaux

TOTALE = 57,2M

La situazione in uscita:

1.  Alessandro Plizzari = 200K (Pescara)

2.  Samu Castillejo = gratuito (Valencia)

3.  Franck Kessie = parametro zero (Barcellona)

4.  Alessio Romagnoli = parametro zero (Lazio)

5.  Jens Petter Hauge = 10M (Eintracht Frankfurt)

6.  Leo Duarte = 2M (Istanbul Basaksehir)

7.  Frank Tsadjout = 850K (Cremonese)

8.  Daniel Maldini = 0M (prestito secco Spezia)

TOTALE = 14,05M

In pratica 8 giocatori sono usciti e 9 sono entrati, il tutto se le informazioni in nostro possesso sono corrette.

Alle 20 di stasera i giochi si sono conclusi. C’è sempre la possibilità che qualcosa cambi in uscita visto che altri mercati hanno date di chiusura differenti (Belgio, Turchia, Grecia, Portogallo, Rep. Ceca) ma direi che il grosso è stato fatto e non ci dovrebbero essere ulteriori grandi cambiamenti.

Il mercato operato da Paolo Maldini e Frederic Massara, con ovvio benestare di Elliott e Gazidis (a parte Sergiño Dest che vogliamo già considerare il primo colpo dell’era Red Bird, dato che è arrivato dopo il closing di ieri mattina) , dimostra alcune cose:

1. i tifosotti che hanno spesso detto che Elliott è taccagno possono fare a tutti il piacere di chiudere la bocca perché molto banalmente la differenza tra entrate ed uscite è di -43M, senza menzionare i 750M che in quattro anni ha immesso nelle casse per ripianare la disastrosa situazione economica che la società aveva o gli altri spesi per i mercati precedenti.

2. il Milan non ha praticamente venduto alcun pezzo importante. Sono usciti Castillejo e Hauge, utilizzati pochissimo e non rientranti nell’economia del gioco della squadra.

3. Certo sono usciti anche Romagnoli e Kessie, il primo meno utilizzato ed il secondo invece quasi sempre in campo. A questi due sono state fatte molteplici offerte di rinnovo sempre tendenti al rialzo durante le trattative ma non sono state accettate. Non rientrando quindi nei parametri dell’economia della società sono stati lasciati andare.

4. l’obiettivo di mercato era rinforzare i seguenti reparti: attacco, trequarti, centrocampo, difesa centrale … praticamente tutti.

5. Ulteriore obiettivo, ma questo ormai da almeno due mercati, era prendere giocatori polifunzionali ovvero che potessero giocare in più ruoli. Obiettivo raggiunto con De Ketelaere (dietro le punte o a destra), Origi (punta centrale ma impiegato anche a sinistra al posto di Leao), Thiaw (centrale ma ha giocato anche come terzino sx) , Dest (terzino destro ma può giocare anche più alto sulla stessa fascia).

6. al posto di Kessie (e Bakayoko, anche se finora non è uscito) sono arrivati ben due centrocampisti con caratteristiche differenti: Pobega più propenso ad avanzare, Vranckx invece a spezzare il gioco avversario e rilanciare.

7. il tutto, ripetiamo, senza vendere i nostri pezzi importanti. Non vogliamo tediarvi ad elencarli. Tutto ciò per dire che Maldini & Massara hanno messo a disposizione di Pioli giocatori per soluzioni differenti, rinforzi che vanno ad aggiungersi ad una squadra che non è stata depauperata e ha mantenuto la sua ossatura già esperta nel giocare insieme e, non dimentichiamocelo, campione d’Italia.

Il mercato poi, come è spesso stato detto da più parti (noi compresi) è figlio del piano economico generale della società AC Milan finora.

L’altroieri c’è stato il closing definitivo ed Elliott Investments ha ceduto la proprietà di AC Milan a Red Bird Capital Partners di Gerry Cardinale.

L’obiettivo di Elliott, sempre dichiarato e mai nascosto, era di risollevare e risanare la società, renderla attrattiva per futuri compratori facendo in modo che avesse un progetto di sviluppo e ottenesse risultati sia economici che sportivi, per poi rivenderla.

Cosa che è successa ufficialmente ieri l’altro.

Aldilà del fatto che, banalmente parlando, l’arrivo “al volo” di Dest può già far capire cosa possiamo aspettarci da Red Bird (decisione rapida e pagamento dell’intero ingaggio – 3,8M a stagione secondo Di Marzio – a carico del Milan) , Elliott ha consegnato nelle mani di Gerry Cardinale una società senza debiti con le banche, praticamente risanata e con obiettivi di crescita importanti.

E lo ha fatto con un fantastico lavoro corale di tutta la società partendo dai giocatori, passando per l’allenatore, i dirigenti sportivi, il reparto scouting e l’enorme lavoro del reparto marketing, media & comunicazione e l’AD Gazidis.

Vi sareste mai immaginati uno scenario del genere durante il decennio di stagnazione che tutti chiamano la Banter Era?

Ma vorremmo brevemente accennare ad una situazione che trasformerà questo scenario in una cosa ancora migliore e che finora nella nostra Serie A non si era ancora vista.

L’acquisizione di AC Milan da parte di Red Bird Capital prevede l’entrata in società di almeno due-tre partners di caratura internazionale e forza economica indiscutibile tra i quali i New York Yankees (pluricampioni mondiali di baseball – società che gestisce un patrimonio di 6 miliardi di dollari) e Main Street Advisors (fondo d’investimento che ha tra i suoi investitori gente come LeBron James – stella basket NBA – Jimmy Iovine – famoso produttore discografico e presidente etichetta discografica Geffen/A&M – il rapper ed attore Drake ed altri).

Cardinale, ex-dirigente ad alti livelli per molti anni alla Goldman Sachs, e la sua società sono specializzati nello sport business e nello show business.

Non dimentichiamoci inoltre che Red Bird ha partecipazioni appunto negli Yankees ma anche nel Liverpool ed è proprietaria del Tolosa in Ligue 1.

Inoltre programma e trasmette (ed è socia) attraverso YES Network, rete che negli USA considerano regionale dato che copre solo per l’area nord-est degli USA (un po’ come dire se da noi in Europa trasmettesse in un’area che comprende Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio e Paesi Bassi – stima per difetto).

È già in programmazione su YES Network per il prossimo 6 settembre il derby Milan-Inter che da noi si giocherà domani.

In un tweet di YES Network sul loro account Twitter si vede un video in cui presentano l’acquisizione del Milan da parte di Red Bird e nel quale se ne parla in termini entusiastici definendo il Milan con parole come “leggenda del calcio” , definendo San Siro come “la cattedrale del calcio” e già accennando al trasferimento dello statunitense Dest dal Barcellona al Milan, dove il corrispondente di YES dice che il giocatore andrà ad indossare “i magici colori rossoneri”.

Ma cosa ci importa di tutto ciò?

Ci importa moltissimo perché oggi le società di calcio, quelle davvero forti, non campano (ma sarebbe meglio dire non guadagnano) più sul puro calcio, sugli abbonamenti o sulla vendita di biglietti ma anche sulla vendita dei diritti televisivi e soprattutto genera enormi entrate sulla diffusione del brand in qualsiasi maniera.

Ripetiamo, è la diffusione del brand che genera enormi entrate.

E più il brand si diffonde attraverso TV, personaggi famosi, vendita merchandising, partnership ecc. , più il Milan genera entrate che possono poi essere impiegate in risorse per la squadra che a sua volta cresce in risultati sportivi e quindi genera visibilità, aumentano le schiere di fans (che comprano merchandising e seguono le partite attraverso i network ad abbonamento o vanno alle partite in Italia, Europa ed oltre – oppure fanno entrambe lo cose), visibilità che attira nuovi partners per ulteriori partnership che generano entrate ecc ecc ecc…..

Società come Real Madrid, Liverpool, Manchester United generano enormi entrate con questo sistema e sono società vincenti che in generale hanno bilanci più o meno in pari o in attivo.

Ecco perché personalmente ci sentiamo di ringraziare Elliott Investments per quanto ha fatto (ma non dimentichiamo che rimane in società con due persone del CDA e ha prestato denaro a Cardinale), ben conscio ovviamente che l’hanno fatto per loro interesse e guadagnare soldi ma sono anche speranzoso per il futuro visto lo scenario che si apre.

Ovviamente anche Red Bird e la sua schiera di investitori vorranno guadagnarci denaro con il distinguo però che l’avvento di Cardinale ha un orizzonte temporale a più ampio respiro (si dice almeno 10 anni) e conscio del fatto che più soldi Red Bird farà, più grande e forte sarà il nostro Milan.




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