Ieri era il mio compleanno e pertanto la sera mi sono concesso il lusso di uscire a cena con molti amici per festeggiarlo. Nonostante tutto, pur essendo in ottima compagnia, ho sofferto molto per non aver potuto vedere la bella partita tra Milan ed Atalanta.
Ho recuperato guardando ed ascoltando il post-partita e vedendo gli highlights. Tramite questi ultimi non si ha la percezione globale delle prestazioni dei singoli giocatori per l’intero match ma dai commenti che ho ascoltato e dagli highlights che ho visto ho dedotto che il Milan ha giocato un gran calcio, soprattutto nel primo tempo, contrastando ed annullando la Dea che pur si era preparata con molti allenamenti (persino a porte chiuse) secondo quanto ha dichiarato Gasperini.
Un piccolo inciso: nutro una personale antipatia per l’allenatore dei bergamaschi, che aumentò in maniera esponenziale quando le telecamere lo beccarono a saltellare nel famoso 5-0 che ci rifilarono tempo fa.
Il tempo è sempre galantuomo e Gasp è stato punito a più riprese. Gli va comunque riconosciuto che ieri sera, intervistato nel post partita, ha ammesso e riconosciuto che il Milan è stato superiore alla sua squadra.
Tornando alla partita c’è un dato fondamentale che ci fa capire come il Milan abbia giocato e non abbia fatto giocare l’Atalanta e viene, come sempre, dalle statistiche:
13 tiri totali del Milan contro 3 dell’Atalanta. Di questi tiri 3 in porta per il Milan e ZERO per i bergamaschi. E questo nonostante un possesso palla praticamente pari con un numero di passaggi inferiore da parte del Milan. Ciò significa che ì rossoneri hanno giocato un calcio meno di fronzoli, più rapido e nettamente più incisivo.
Un gol magnifico di Theo e uno altrettanto magnifico di Junior hanno coronato una prestazione super da parte del Milan che, con le occasioni avute, avrebbe potuto aumentare il numero dei gol anche a 5.
Ecco perché parlo di “quasi perfezione”. Alcune occasioni davvero sprecate.
Per concludere giusto un paio di cose:
1) zittiti per sempre tutti quelli che vedevano già un Milan finito e bollito con uno spogliatoio spaccato. Il Milan non muore mai, ricordatevelo! Certo il campionato è lungo e la Champions è dura ma 4 partite solide di fila sono in gran bel segnale
2) zittiti ancora una volta i detrattori di Junior Messias. Con questo modulo evidentemente ha trovato la sua collocazione e la sua giusta dimensione.
È presumibile che stasera la Roma avrà gioco facile a Cremona (ma non è così scontato) e quindi ce la ritroveremo a farci compagnia al secondo posto insieme ai nerazzurri ma intanto il Milan ha dimostrato ancora che c’è, che è una squadra solida e che l’Inter, con la sua banda di accoliti seguaci tra cui la Gazzetta dello Sport, può tranquillamente abbassare la cresta (il primo che lo deve fare è il turco traditore) e cominciare a preoccuparsi di rimanere in zona Champions … altro che “Zhang si farà lo stadio da solo” .
Forza Milan !!!
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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