Era una partita che il Milan poteva vincere senza alcun problema. Se c’è una cosa che il Dortmund sa fare sono le ripartenze. Se invece viene preso in velocità, va in grosse difficoltà e infatti abbiamo visto in più occasioni concedere calci d’angolo perché era in affanno. Eppure ….
Abbiamo assistito ancora una volta ad un Milan partito a razzo, che si è guadagnato un rigore grazie a Chukwueze ma non trasformato da Giroud. Ed è questo il momento nel quale alcuni giocatori rossoneri hanno smesso di giocare. Sì, qualche occasione l’hanno avuta più avanti ma Theo e Giroud si sono completamente eclissati.
Poi abbiamo visto due giocatori non rendere più come avevano fatto ad inizio stagione e cioè Reijnders e Pulisic. Il primo non ha avuto alcuno spunto interessante mentre per l’americano si può dire che si sia dato da fare ma mancando l’intesa con Theo, il quale era assente ingiustificato perché privo del suo compagno ideale sulla fascia (Leao) oppure perché ha dei problemi con l’ambiente e forse sta già pensando di cambiare aria.
Infine lasciatemi dire che Calabria si sarà anche tanto impegnato ma in tutte le tre reti del Borussia, lui ci ha messo del suo. Ha provocato il rigore del primo goal, facendo una cosa che poteva benissimo evitare, mentre nelle due altre reti lui non c’era.
Si dirà che nemmeno Thiaw c’era perché si era infortunato ed era stato sostituito da Krunic ma qui potremmo scrivere un libro chiedendoci come mai di cinque centrali in rosa , quattro si sono infortunati … ma così come si sono infortunati anche tutti gli altri giocatori.
Ad oggi l’’infermeria rossonera vede occupati ben nove letti, il numero di infortunati più alto di tutta la Serie A … e potremmo scrivere due o tre capitoli di quel libro chiedendoci come mai ci sono squadre con trentenni che non hanno mai nulla (l’Inter è la maestra in questo, se pensiamo a Darmian o Acerbi) mentre noi riusciamo a far fuori ventenni ogni due giorni!
“Ma Fabio! Cosa pretendi? Che Krunic faccia davvero le veci di Thiaw?” … ovvio che no, ma non si deve arrivare al punto di non avere più riserve in panchina se all’inizio stagione hai preteso di avere molti più giocatori degli anni precedenti. Siamo solo a novembre , diamine! L’estate ci ha portato 10 giocatori nuovi e in questo momento ne abbiamo 9 in totale fuori combattimento. È sfortuna? No gente, non lo è.
E sono sempre convinto che la rosa di quest’anno sia qualitativamente e tecnicamente la migliore da quando Pioli è in panchina ma nonostante ciò stiamo percorrendo i passi sulla falsariga della stagione scorsa.
Avevamo alcuni giocatori tecnicamente inferiori, in numero inferiore ma mentre quest’anno i giocatori arrivati sono stati quelli con le caratteristiche che l’allenatore voleva la sensazione molto forte è anche in questa stagione il nostro Milan stia facendo un’annata fotocopia della precedente.
In ogni caso è evidente che qualcosa si è rotto e non sto parlando solo dei muscoli di un po’ di giocatori rossoneri. Theo non è più quello di prima. Giroud e Maignan forse sono disturbati dalle voci di mercato o dal rinnovo che non arriva mai e pensano che magari lo vogliono vendere. Così come lo stesso Leao che va a corrente alternata , con l’aggravante che ora è anche fermo. Medesime ragioni anche per Krunic. L’assurdo è stato vedere che Jovic in 10 minuti ha fatto vedere cose molto più pregevoli di Giroud negli 80’ precedenti.
Frasi di circostanza da parte di Adli, che si è impegnato ma spesso ha fatto vedere che la velocità di pensiero non è proprio la sua qualità primaria, e da parte di Pioli che ripete le solite frasi dandomi la netta sensazione che ormai metà squadra gli sia sfuggita di mano …
“Mission Impossible” o quasi ora, cari amici. Il Milan per arrivare agli ottavi dovrà vincere a Newcastle e sperare che il Borussia in casa batta il PSG.
C’è una buona notizia? Sì c’è: Chukwueze si è sbloccato. Ha procurato il primo rigore e ha segnato il goal del pareggio ma ha anche fatto vedere che spesso è troppo innamorato del pallone… e anche questo è un limite dell’allenatore se dopo tre mesi abbondanti non ha ancora corretto questa postura.
Come cantava Cocciante in una sua famosa canzone, “povero Diavolo, che pena mi fai…”: sperare che gli altri, già qualificati, abbiano l’orgoglio di voler battere l’avversario in casa solo per il gusto di farlo. Già, perché anche se vincessimo a Newcastle sarebbe una vittoria vana se il Dortmund non vincesse con il PSG.
Un upgrade tecnico rispetto allo scorso anno, una partenza col botto in campionato e poi tutto rovinato, con le speranze ridotte al lumicino e la netta sensazione che all’interno della squadra ci sia qualcosa che non va altrimenti non si spiega tutta questa situazione.
Cosa non va a livello muscolare causato dai preparatori atletici del Milan ormai lo abbiamo capito … ma cosa altro c’è?
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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