Bicchiere mezzo pieno oppure no? Dipende.
Dopo due sconfitte, finalmente il Milan vince in Champions League. Prima segna Pulisic direttamente su corner al 34′. I rossoneri poi si fanno rimontare al 52′ pur se in 11 contro 10 per l’espulsione di Onyedika (fallo su Reijnders) e lo stesso olandese colpisce poi due volte, al 61′ e al 71′.
Nel finale momento di gloria per Francesco Camarda, che esordisce come il più giovane italiani ed il più giovane rossonero. Addirittura segna ma il suo bel goal viene annullatpo per centimetri … già proprio come l’Udinese ed i suoi tifosi stanno continuando a lamentarsi.
Peccato, è stato un momento di apoteosi magica anche se durato poco ma il giovane Francesco avrà tempo per rifarsi.
È stata una bella partita? la risposta esatta è NI. Fino al goal di Pulisic il Milan, a parte qualche strappo ,era quella squadra ferma ed irriconoscibile che purtroppo abbiamo già visto in qualche occasione quest’anno. Addirittura, dopo che il Bruges è rimasto in 10, avrebbe potuto ma soprattutto dovuto approfittare del vantaggio numerico e pressare maggiormente i belgi che invece riescono a pareggiare.
Personalmente ho visto i rossoneri insistere a giocare a sinistra ma sia Theo che Leao non erano nella loro miglior serata, mettiamola così … mentre Pulisic a destra non veniva proprio considerato dai compagni. In questo bel quadro mettiamoci un Loftus-Cheek impalpabile ed un ottimo Fofana però incapace di centrare la porta.
Fonseca, ormai ci sta abituando a questo, ancora una volta prende una decisione forte e fa entrare Noah Okafor e Samuel Chukwueze al posto di Leao e Loftus-Cheek ed il Milan cambia volto. Gli assist per i due bei goal di Reijnders sono arrivati proprio dai due nuovi entrati e Fonseca ha avuto nuovamente ragione!
Poi Camarda esordisce (al posto di Morata), segna e ahimè prende una delusione, come vi ho raccontato. Il Milan ha quindi avuto due facce. una brutta prima ed una bella dopo l’entrata di Okafor e Chukwueze. La differenza dove sta? In due aspetti: la voglia da parte di Okafor e Chukwueze di entrare e dimostrare (ancora una volta, dopo l’Udinese) di poter dire la loro e farlo molto bene. Inoltre lo spostamento di Pulisic da esterno destro a trequartista dietro la punta, una posizione che appunto ha fatto la differenza contro l’Udinese e anche contro il Bruges.
Quindi vediamo di essere positivi e cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno. Tre punti dovevamo ottenere e li abbiamo ottenuti e per la seconda volta Fonseca ha ottenuto ciò che chiedeva dalle cosiddette “seconde linee” che però seconde non sono affatto.
C’è chi ha calcolato che per proseguire in Champions , evitando i playoff, bisogna ottenere 15 punti dal Bruges – compreso – in poi. Dopo Leverkusen e Liverpool, il Milan dovrà impegnarsi contro il Real Madrid e poi con Slovan Bratislava, Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria. Volendo quindi un percorso non così proibitivo, Real a parte. È un Milan tutt’altro che perfetto ma è un work in progress e come tale può fornire belle prestazioni come anche prestazioni opache. L’importante è che Mister e giocatori sappiano reagire. Il bicchiere mezzo pieno è sempre lì da vedere, se lo vogliamo.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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