Milan-Cagliari 5-1: brutti nel primo tempo, belli nel secondo

Riassunto breve: una partita soporifera nel primo tempo e un risveglio nella ripresa per concludere in bellezza con un rotondo 5-1. Un risultato che garantisce aritmeticamente la partecipazione del Milan alla prossima edizione di Supercoppa in Arabia, in compagnia di Inter, Juventus ed Atalanta.

Un goal di Bennacer al 35’ fa sussultare per un momento nel primo tempo i tifosi che come me erano presenti a San Siro … 45 minuti davvero soporiferi interrotti appunto dal goal dell’algerino che fino a quel momento non era entrato in partita. Passaggi sbagliati, poca lettura del gioco …

Le cose cominciano a cambiare nel secondo tempo. Pioli sostituisce Giroud, ormai avulso dalle vicende rossonere, con Okafor ben più voglioso di mettersi in mostra e poi Leao per Chukwueze e Tomori per Gabbia. 14 minuti più tardi arriva il raddoppio di Pulisic. Il Cagliari segna il goal del 2-1 e tenta un riavvicinamento ma, dopo la sostituzione di Florenzi con Theo, 10 minuti più tardi Reijnders segna il gran bel goal del 3-1 … avesse avuto il coraggio di tirare più spesso ne avremmo visti altri così belli durante la stagione.
Nel frattempo, qua e là, Sportiello ci ricorda che lui è comunque un gran portiere e ci fa vedere dei grandi interventi … e inutile dire sul goal di Nandez del Cagliari poteva farci poco.

Dopo il 3-1 e dopo una traversa presa dai cagliaritani il Milan si riscuote ancora di più e dilaga prima con Leao, goal strepitoso con assist servito su un piatto d’argento da Bennacer (ottimo secondo tempo .. tutt’altro giocatore rispetto alla prima frazione), e poi Pulisic segna ancora per la sua doppietta personale.

Oggi non saprei nemmeno se definire questo Milan il solito Dr.Jekyll e Mr.Hyde perché, come dico sempre, se guardi la partita in TV spesso inquadrano la palla e non vedi il resto della squadra mentre allo stadio hai il controllo visivo di tutto e devo dire che il Milan del primo tempo dava la netta sensazione di non avercene più voglia. 

Passaggi sbagliati , poca voglia di correre (a parte Musah sette polmoni), Giroud servito malissimo e che evidentemente ormai non ha più lo stimolo per andarseli a cercare i palloni … nel secondo tempo invece, forse grazie anche ai cambi, tutt’altro Milan.

Si dirà che davanti c’era il Cagliari ma se avete memoria lunga non potete dimenticare che i rossoneri hanno comunque fatto fatica anche con le piccole in questa stagione. Quindi i secondi 45’ hanno restituito comunque un buon segnale. E alla fine i 3 punti che ci permettono di consolidare la seconda posizione e di partecipare matematicamente alla Supercopoa proprio non fanno per niente schifo.

Dopo i fischi contro il Genoa e almeno tre prestazioni deludentissime, Rafael Leao è tornato a farci vedere quello che sa fare meglio: una traversa, un assist al bacio per Pulisic e un goal bello come lui li sa fare.

Ultima nota: pur comprendendo le ragioni della Curva, la loro protesta comincia a diventare stucchevole. Il messaggio ormai l’hanno dato e avrebbero potuto ritornare a fare quel che sanno fare bene cioè sostenere i ragazzi con i loro cori.

In aggiunta, mentre la scorsa volta sempre per protesta sono usciti tutti dallo stadio al 80’, questa volta sono rimasti seduti … forse perché era bello vedere i goal? E la coerenza di una protesta contro la società dove va a finire?

Ripeto, capisco le ragioni ma è il modo che è sbagliato e anzi scrivere che “pretendono” una società vincente è anche auto-incensarsi … i tifosi che riempiono lo stadio sono importanti ma per una squadra di calcio ai livelli del Milan le entrate maggiori arrivano da altre parti.

Lo so che è un discorso che può far storcere il naso ma è così.

Quindi cara Curva Sud, almeno per le ultime due partite tornate a fare ciò che avete sempre fatto che è più utile di una protesta giusta e sacrosanta ma che protratta nel tempo non serve a nulla. Siate più coerenti … il messaggio, anche a nome di tutti i tifosi, l’avete comunque dato.

Fabio Caserini

Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera