Devo dire che me l’aspettavo. Ormai da tempo vado dicendo che il difetto principale del Milan di quest’anno è il calo di concentrazione in alcuni momenti. Mi aspettavo quindi che dopo la grandissima partita contro il Napoli, avremmo avuto grandi difficoltà contro l’Empoli.
Prima di tutto perché i toscani sono venuti a San Siro con il chiaro scopo di non prenderle. Credo che ormai tutti sappiano, come lo sappiamo noi tifosi rossoneri, che il Milan riesce a combinare ben poco davati a squadre che si chiudono a riccio e infatti l’Empoli ieri sera ha fatto questo: ha messo il classico “pullman” davanti alla porta al motto di “primo non prenderle”.
A dimostrazione di ciò ci sono le statistiche ma se non bastasse, come esempio e a corredo, qui sotto un’immagine del 89′ dove si vede l’intera squadra empolese davanti alla propria area di rigore. Le statistiche parlano di un possesso palla del 70% a favore dei rossoneri e di 23 tiri del Milan contro 2 (solo 2 ) dell’Empoli. Attenzione però: di quei 23 tiri, in porta ne sono finiti solo 4. E qui sorge il problema ..
Ho letto e ho sentito molti pareri di persone che avrebbero messo in partenza la formazione vincente di Napoli per poi, a risultato consolidato, far entrare quelle che comunemente chiamiamo “seconde linee”. Pioli però ha correttamente sottolineato che i cosiddetti “titolari” sono quelli che hanno pareggiato con la Salernitana. Ritorno quindi al problema che ho evidenziato all’inizio e cioè che c’è un problema di mentalità, solo un problema di mentalità puro e semplice.
Ieri sera in campo c’erano questi giocatori che hanno strabiliato tutti a Napoli: Maignan, Calabria, Tomori, Theo, Tonali, Bennacer, Saelemaekers e Leao. 8 giocatori su 11 in campo erano quelli che abbiamo osannato al Maradona domenica scorsa. Il migliore di questi possiamo dire sia stato Tonali (voto medio sui quotidiani sportivi oggi 6,5) ma soprattutto Theo, Bennacer e Saelemaekers (che la scorsa domenica sembrava posseduto dallo spirito del Pibe de Oro Diego Armando) hanno giocato ben al di sotto le loro usuali prestazioni.
In più a tutto ciò aggiungiamo che ieri sera il Milan è sceso in campo con 9 uomini e mezzo , giocando invece contro 11 avversari. Il mezzo è rappresentato da Ante Rebic che davvero ieri sera ha fatto perdere la pazienza a tutti i santi che conosciamo … ma almeno qualche cosina l’ha combinata. Quello che non è sceso affatto in campo è stato Divock Origi. Ormai da qualche settimana sono “sceso dal carro” del belga definendolo il “nulla cosmico” ed anche oeri lo ha confermato. Non a caso quando è entrato Giroud al suo posto ha avuto almeno un’occasione al 82′ su rimpallo e ha segnato al 88′ ma purtroppo il gol è stato annullato perché ottenuto con l’avambraccio. Ovviamente il nostro Oli non lo ha fatto apposta ma il Regolamento è il Regolamento e il gol non è stato convalidato.
La partita racconta di un Milan spento nel primo tempo (storia già vista in altri match) con un’occasione per Rebic su imbucata di Saelemaekers al 12′ e uno sfondamento di Tonali al 38′ con tiro di destro parato da Perisan.
Nel secondo tempo il Milan produce ma non concretizza.
50′: Saelemaekers tenta di sfondare ma non riesce. La palla arriva a Pobega che calcia da fuori ma la palla viene deviata in angolo.
54′: l’episodio che farà ancora discutere. Non viene concesso un rigore al Milan per fallo di Fazzini su Theo. Viene invece concesso un calcio d’angolo.
57′: cross di Saelemaekers, sponda di Theo e Origi manca la palla di tacco. Per inciso, il belga in tutta la partita si è trovato sempre dietro le linee degli avversari o spalle alla porta. A mio parere un attaccante della sua esperienza dovrebbe evitare situaizoni del genere.
58′: viene tolto un rigore al Milan per un tocco di mani in area di Ebuhei. A mio parere il tocco c’è stato anche se leggero (vedi foto principale).
75′: palo di Florenzi
82′: occasione su rimpallo in area per Giroud
86′: ci prova Brahim in arera ma Perisan si oppone.
88′: il gol annullato a Giroud.
La mie fede nel Milan è incrollabile e sono sicuro che martedì prossimo contro il Napoli, il Milan sarà tutt’altra cosa … l’obiettivo è differente e l’avversario pure. Gli stimoli quindi sono differenti e il Milan si comporterà da Milan.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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