La Gazzetta dello Sport ha titolato “vittoria a corto muso”, un termine che non mi piace. L’ho sentito per la prima volta qualche settimana fa pronunciato da un allenatore che non mi è mai stato particolarmente simpatico, nemmeno quando ci ha condotti alla vittoria. La vittoria risicata del nostro Milan sull’Empoli secondo la mia opinione va considerata buona per molti aspetti.
Prima di tutto è una vittoria contro una squadra della parte destra della classifica, cioè contro una di quelle che vengono considerate “piccole” ovvero una di quelle contro le quali noi soffriamo sempre tanto … le ferite ce le stiamo ancora leccando. Una vittoria contro una di quelle squadre che solitamente fanno della densità nella propria metà campo, specialmente a ridosso dell’area di rigore, la loro prerogativa principale è sicuramente un bel segno.
Tanto più se corollata dalla bellezza di 15 tiri totali del Milan (di cui 5 in porta e 6 rimpallati) contro i 5 dei toscani (di cui 2 in porta e 1 rimpallato). Olivier Giroud, ieri sera a secco, ha tirato in porta ben 7 volte che è il suo record stagionale. Ma come sempre è il collettivo che fa la differenza per i rossoneri.
Sapete qual è l’emblema di cosa intendo per “lavoro di collettivo”?
Mike Maignan che al 18′ , per la punizione che avrebbe tirato Giroud al limite dell’area empolese (per il fallo su Kessie), fa uno scatto di 50 metri dalla sua porta per mettersi appena fuori dalla linea laterale destra in modo da organizzare la “controbarriera” rossosonera che così facendo disturba quella empolese ed il suo portiere, permettendo a Kalulu di segnare il magnifico gol della vittoria.
Il successo contro l’Empoli è un segnale della piena maturità della squadra che, grazie al lavoro collettivo e alla mentalità vincente di alcuni giocatori (vedi quanto appena detto sopra), ha dato una risposta positiva contro una formazione di medio-bassa classifica. Dopo avere perso 7 punti con Salernitana, Spezia ed Udinese a mio parere è un ottimo segnale, forse una svolta.
Tornando alla cronaca della partita, senza volere scendere nei dettagli minuto per minuto, ho visto nel 1° tempo un Milan che ha aggrediro l’Empoli per tutti i primi 45′ minuti. Empoli che riesce ad uscire dalla sua metà solo al 13′ senza peraltro combinare alcunché di pericoloso. Come detto, al 19′ Pierre Kalulu segna il suo 1° goal in questa annata (2 in totali contando anche lo scorso anno) e lo fa a mo’ di ciliegina sulla torta, nell’arco di una prestazione superlativa. Lui e Fikayo Tomori sono stati un muro invalicabile ed è stato una delizia vedere che i due si completano proprio perché giocano in maniera differente: l’inglese aggredisce e spezza il gioco avversario mentre il francese gioca sempre d’anticipo rispetto agli avversari, non disdegnando né di essere aggressivo quando occorre e nemmeno di presentarsi a ridosso dell’area avversaria se ne vedeva l’opportunità.
Kalulu è quindi il MVP del match e giustamente. Lasciatemi però dire che anche Alessandro Florenzi ha fatto un’ottima partita lavorando molto sulla fascia sinistra e presentandosi spesso al tiro verso Vicario: lo ha fatto al 8′ ma anche nel secondo tempo, lavorando anche molto bene con Rafael Leao. Il portoghese come sempre ci ha fatto vedere le sue fiammate che però Andreazzoli ha voluto far contenere con raddoppi di marcatura o a volte mettendo anche tre uomini sul nostro ragazzo. Chi si è distinta ancora una volta è stata la coppia Tonali-Bennacer che ha lavorato incessantemente per tutto il blocco di centrocampo arrivando al 70′ con una gran bella azione tra loro due a tirare in porta, tiro però che viene sventato in calcio d’angolo.
Incredibilmente sottono invece sono stati Franck Kessie e Junior Messias (che peraltro ha avuto almeno il merito di tirare due volte in porta ma sempre in bocca al portiere empolese Vicario), giustamente sostituiti da Brahim Diaz e Alexis Saelemaekers. Il belga, come sempre ultimamente, croce e delizia: bella azione personale in cui percorre tutto il campo e lancia Leao verso l’area avversaria ma troppo lungo … al contrario al 78′ grande chiusura su un avversario in area di rigore rossonera, proprio davanti a Mike Maignan, sventando il tiro.
Ricapitolando, bene il 1° tempo ma nel secondo abbiamo sofferto un po’ , anche se Magic Mike ci ha fatto vedere un paio di gran belle parate delle sue. Come detto però i segnali positivi ci sono stati, sia per la vittoria che per il numero di tiri.
Vi lascio con le parole di un grande allenatore: Claudio Ranieri.“Non si può pensare solo all’estetica. Provi a vincere sei partite per 1-0 o a perderle per 1-0, e veda che differenza fa nello spirito di una squadra.Le dico di più. Vincere così, poi ti fa cominciare a giocare anche bene. E giocare bene non significa solo possesso palla e far giocare la palla coi piedi ai portieri o a difensori che non lo sanno fare. Il calcio si può giocare in tanti modi.”
Guardiamo al futuro in maniera positiva. Siamo a 63 punti, a + 5 sull’Inter, +6 sul Napoli e +7 sulla Juventus … e non dimentichiamoci (obiettivo stagionale) che siamo a +16 sulla quinta.
E sì, lo so …. anch’io sto pensando allo scudetto.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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