C’erano due pericoli: il primo che la squadra avesse già la testa a Praga ed il secondo che il turnover, che ho definito “importante”, potesse influire sul risultato proprio perché pur essendo tutti ottimi giocatori hanno sempre avuto rarissime occasioni di giocare insieme … se non in allenamento.
Il Milan si è trovato di fronte una squadra prevedibilmente chiusa che ha concesso poco e a prima vista è sembrato che i rossoneri non fossero in grado di fare la partita. Si sa che i rossoneri hanno sempre storicamente avuto difficoltà contro le squadre che fanno densità nella propria metà campo a ridosso dell’area ma ho trovato piacevolmente sorprendente Noah Okafor. In splendida forma, nella veste di vice-Leao non ha deluso per nulla fornendo a Christian Pulisic l’assist (al bacio) per il suo goal. Quel goal che ci ha permesso di portare a casa i tre punti necessari per diventare secondi in classifica anche se momentaneamente, in attesa della partita tra Juventus e Atalanta.
Per il resto le statistiche ci raccontano qualcosa di differente rispetto a quello che abbiamo visto in campo. Perché se sul prato abbiamo visto qualche strafalcione o cose deludenti (Thiaw salvato da Tomori, Calabria che spara alto, Jovic invisibile ed un gioco spesso con molte pause e a volte troppi ragionamenti) è altresì vero che analizzando i singoli lo stesso Calabria ha fatto u’ottima partita in copertura e si è dato da fare molto in attacco, Loftus-Cheek ha rischiato di segnare e la sua presenza in campo si è fatta sentire parecchio, mentre i due esterni – Okafor e Pulisic – hanno messo il marchio alla partita.
Il Milan ha tirato 15 volte di cui 5 nello specchio della porta ( e 2 rimpallati) mentre l’Empoli ha tirato tre volte meno (5 tiri) e solo 2 nella porta rossonera. Inoltre il 78% di possesso palla è stato ad appannaggio dei nostri ragazzi. Nonostante Nicola alla fine abbia giocato tutte le carte a disposizione predisponendo una squadra infoltita di attaccanti, il Milan ha mantenuto il suo clean sheet e porta a casa tre punti importanti.
Una partita che mi aspettavo ma onestamente devo dire che, ricordando qualche partita simile in passato, mi aspettavo di soffrire di più. Quindi non mi lamento … e attendo il verrdetto di Juventus-Atalanta. Alla prossima, dopo Slavia-Milan.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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