Stiamo vivendo gli sgoccioli di questa stagione e li stiamo vivendo soffrendo. Lo so, ormai i giochi sono fatti e il Milan dovesse perdere anche contro la Salernitana giocherebbe comunque in Champions League e parteciperebbe comunque alle Final Four di Supercoppa in Arabia.
Però, e penso di parlare a nome di molti milanisti, la questione è una sola e mi deprimo (ormai non mi arrabbio neanche più) quando vedo il Milan che gioca una partita orrenda come quella contro il Torino. Mi deprimo – ma devo essere onesto, sempre con un sottofondo di incazzatura – perché sono un tifoso e per me vincere conta … anche quando in palio non c’è una posta da vincere.
Mi trattengo per le amichevoli perché consciamente mi rendo conto che sono di preparazione alla nuova stagione e servono per testare i nuovi giocatori, l’amalgama con quelli già in rosa e magari nel nostro caso anche il nuovo allenatore …. ma Torino-Milan non era un’amichevole.
In ogni caso, a parte gli esperimenti (cosa continua a farne Pioli se tanto dovrà andarsene?) e le demotivazioni dei ragazzi, quello che servirà al Milan per la prossima stagione è avere in panchina un uomo che imponga e inculchi ai giocatori l’orgoglio di indossare la maglia rossonera e di giocare per un club come il Milan.
Non deve essere per forza un milanista, come De Zerbi ad esempio, ma un professionista che faccia capire ai ragazzi (giovani e meno giovani) che giocare per il Milan è un privilegio.
Che faccia capire ai giocatori che avere l’occasione di giocare per una squadra la cui società ha un progetto ambizioso, e che non dice ad Oaktree che sono dei cattivoni perché rivogliono con gli interessi i soldi prestati tre anni fa, deve essere uno stimolo a fare bene ogni volta che si scende in campo.
Sulla panchina del Milan voglio un allenatore con carisma e al quale si porti rispetto in maniera naturale e senza difficoltà.
Non so chi sarà il prossimo allenatore, probabilmente il nome verrà reso noto questa settimana …
Molti dicono che dal suo nome si capiranno le ambizioni della società. Molti, come Pietro Mazzara un giornalista che stimo molto, scrivono nella prossima stagione la società dovrà capire che il calcio italiano non può essere trattato come gli sport USA.
Beh, Gerry Cardinale dal Qatar Economic Forum ha fatto intendere molto bene che questa cosa l’ha capita.
Quindi, inutile arrabattarsi e tentare di capire chi arriverà al posto di Pioli. La stagione che verrà segnerà una nuova fase del progetto Milan e l’asticella dovrà alzarsi per forza di cose.
Io attendo con fiducia.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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