
Milan, si chiude una stagione da dimenticare. La Curva protesta, RedBird sotto accusa

Milan-Monza non aveva più nulla da dire. Partita senza peso, con i rossoneri fuori dall’Europa — restano appese solo flebili speranze legate a una combinazione tra sconfitta della Fiorentina a Udine e vittoria dell’Inter in Champions. Il Monza, già retrocesso da settimane, cercava l’ultimo guizzo prima del commiato.
La vittoria del Milan, 2-0, non garantisce nemmeno l’accesso diretto ai turni più avanzati della Coppa Italia: anche in questo caso tutto dipenderà dal risultato dei viola.
In campo si è visto poco di rilevante. Pulisic ha confermato la propria classe, João Félix (prestazione solida e gol su punizione) è stato tra i pochi a salvarsi. Male Jovic, volenteroso Camarda. I gol? Uno su corner, finalmente, con Gabbia, e uno su palla inattiva.
Settimo posto momentaneo, che potrebbe diventare ottavo. Un epilogo che fotografa perfettamente una stagione fallimentare. E infatti la notizia principale non arriva dal campo, ma dagli spalti e dalla piazza.
La Curva Sud, nel pomeriggio, si è presentata in massa sotto Casa Milan: cori, striscioni, slogan chiari contro proprietà e dirigenza. Poi il corteo si è spostato a San Siro: circa 5.000 persone, un messaggio inequivocabile.
Durante la partita, la protesta è continuata. Gli ultras si sono seduti in Anello Blu formando la scritta “GO HOME”, rivolta ai dirigenti già contestati nel pomeriggio. Fischi puntuali ogni volta che le telecamere inquadravano volti noti del club sul maxi-schermo.
Il messaggio dei tifosi è chiaro: questo Milan non è accettabile. Serve un cambio di rotta immediato. Il progetto RedBird non può prescindere dal ritorno alla competitività sportiva. Le performance economiche arriveranno solo se la squadra tornerà a essere protagonista in campo. Senza investimenti, non si va lontano.
Il tifoso non conosce nel dettaglio le dinamiche societarie, ma una cosa è certa: Gerry Cardinale e RedBird dovranno decidere che linea seguire. Elliott è ancora presente nel board e nei conti rossoneri. Se davvero ci sarà un ingresso di Aramco o altri soggetti, lo vedremo. Per ora, restano solo interrogativi.
Una sola certezza: così il Milan non può ripartire. E RedBird, se non vuole bruciare valore, dovrà agire in fretta se non vuole perdere altro denaro – e per un fondo di investimento, il profitto resta l’obiettivo principale.


Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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