Sono sempre convinto che la rosa del Milan sia di buona qualità. Così come sono altrettanto convinto che i nostri giocatori allenati da tecnici differenti, quali ad esempio Gasperini o Palladino, renderebbero molto di più. Un esempio abbastanza eclatante lo possiamo avere con Mateo Retegui. Nell’intera scorsa stagione Retegui ha segnato compolessivamente 7 goal in campionato. Ad oggi, nella attuale stagione, ne ha già segnati 7 … e siamo solo alla 7ª giornata.
Al Milan però abbiamo quello che personalmente considero un fuoriclasse per continuità, applicazione e mentalità … e ancora rido quando penso a quelli che al suo arrivo in rossonero lo bollarono come scarto del Chelsea, bidone e sempre rotto.
Molti di noi tifosi rossoneri lo abbiamo soprannominato Captain America ma oggi tutti sappiamo il suo vero nome: Christian Mate Pulisic. È il capitano della Nazionale USA e non per niente. Pulisic lo scorso anno ha confezionato per il Milan la sua miglior stagione della sua intera carriera segnando un totale di 15 reti (12 in Serie A, 2 in Europa League e 1 in Champions League) serviti su un piatto con 11 assist (9 in Serie A, 1 in Europa League e 1 in Coppa Italia.
Attualmente è il capocannoniere del Milan con 5 goal in campionato e ha segnato 1 rete in Champions League. In pratica quindi a 7 giornate di campionato e 2 di Champions è già a metà del bottino della precedente stagione. Al quale si aggiungono già 2 assist in Serie A.
Già per me è molto singolare che nella classifica marcatori di Serie A si debba vedere un’ala destra capocannoniere della squadra, dietro solamente a Thuram (Inter) e Retegui (Atalanta). Per trovare una punta rossonera bisogna scorrere molto molto in basso fino alla 26ª posizione dove troviamo Alvaro Morata in compagnia di Theo Hernandez (un terzino) con 2 goal a testa. Però questo aspetto è un problema di Fonseca.
Quello che invece per me è preoccupante è che un giocatore come Christian Pulisic, lo ripeto, esempio per classe, continuità e rendimento (e che, se non fosse per una sciocca regola dettata dall’anzianità, a parer mio dovrebbe essere il capitano del Milan), sia sostituito dal suo allenatore dopo un goal ed aver dimostrato di essere uno tra i pochi migliori in campo a Firenze oppure che si veda strappare il pallone dalle mani da Tomori, nel momento di battere un rigore, per consegnarlo ad Abraham … lui che è il rigorista ufficiale. La beffa poi è vedere Abraham ciccarlo, quel rigore …
Pulisic ci sta mettendo tutta la sua professionalità nel fare in modo che il Milan possa rimanere ai vertici della classifica o che provi a fare bella figura in Europa. E lo fa perché proviene da ambienti dove questo tipo di mentalità è la prassi: la Premier League.
In questo momento però si trova a che fare con bambini che urlano all’arbitro a partita conclusa e che rimediano un rosso (un cartellino che a quel bambino farà saltare Udinese, Bologna e forse anche il Napoli), oppure con bambini che decidono arbitrariamente di tirare i rigori al suo posto o anche con coach che lo sostituiscono quando invece se fosse rimasto in campo e in difesa quello che ha consegnato il pallone ad Abraham avesse fatto il suo dovere, probabilmente avrebbe potuto dire ancora la sua nella porta di De Gea e salvare la partita.
Non tiriamo troppo la corda con Pulisic. va bene … è un grande professionista ma si chiama Christian e non Giobbe.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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