È dura digerire un risultato del genere, proprio per come è maturato.
Chi mi legge ormai mi conosce. Tento di trovare sempre del buono anche nelle sconfitte o nei pareggi ma dopo questa Milan-Roma la rabbia monta.
Monta perché ha del surreale vedere la propria squadra che alla fine del primo tempo faceva ballare la Roma con il suo 71% di possesso palla, con 6 tiri di cui 2 in porta contro il 29% della Roma con 4 tiri di cui zero in porta.
Il bel gol di testa su calcio d’angolo al 30′ di Pierre Kalulu ci ha fatto saltare su qualsiasi cosa fossimo seduti e, ripeto, alla fine dei primi 45′ il Milan dominava la gara. E così stava poi continuando anche nel secondo tempo. Poi la Roma decide di operare delle sostituzioni (dentro Matic e Tahirovic per Cristante e Zaniolo, che nulla di buono hanno combinato) e Pioli risponde togliendo Brahim Diaz che ben si era comportato e inserendo Tommaso Pobega.
Sandro Tonali viene ammonito al 72′ (diffidato, salterà Lacce-Milan) e due minuti dopo Pioli toglie Bennacer per mettere dentro Vranckx. E qui, secondo me, è stata la svolta. Qui è stato l’errore.
Vero è che Pobega segna il 2-0 al 77′ con un bellissimo gol su contropiede grazie ad un assist al bacio di Rafael Leão e favorito da un bel movimento di Olivier Giroud che si è portato appresso mezza difesa della Roma ma è altrettanto vero che a quel punto non avevamo più in campo il “metronomo” Bennacer (una partita splendida per l’algerino) ma contavamo invece tre interditori muscolari come Pobega, Vranckx e Tonali. E che fa Pioli? Toglie Giroud e Saelemaekers per far entrare Gabbia e De Ketelaere.
La Roma capisce che il Milan vuole, conservare il risultato e parte all’assalto del Fort Apache. Nel giro di 6 minuti prima accorcia con Ibanez (87′) e poi pareggia con Abraham (93′). Abbiamo fatto entrare un difensore per giocare con la difesa a tre, due centrocampisti in più per rinforzare il centrocampo ma abbiamo spuntato l’attacco togliendo Giroud e Saelemaekers. E la Roma ha pareggiato con il minimo sforzo con l’arma che preferisce: il colpo di testa su calcio piazzato. In termini di statistica tutto ciò ci ha portato a diminuire il possesso palla dal 71% al 61% , 12 tiri a testa per ciascuna squadra di cui 5 in porta per il Milan e 3 in porta per la Roma.
Cinicamente sottolineerei che dei nostri 5 solo 2 sono diventati gol, mentre dei tre della Roma ben 2 sono diventati gol. Quindi la percentuale realizzata dei romanisti è stata decisamente migliore, tornando quindi ad agitare lo spauracchio degli ultimi quattro giorni post gara con la Salernitana e cioè che produciamo tanto gioco ma realizziamo ben poco in termini di reti.
Io che solitamente ammiro il lavoro di Stefano Pioli e che spesso pubblicamente lo incenso come allenatore attento e preparato devo dire che in questo match ha commesso gravi errori con quelle sostituzioni. Il giocattolo stava facendo comunque il suo bel lavoro fino al gol di Pobega ma i cambi hanno favorito il peggioramento fino al pareggio amaro … al minuto 90+3 …. sottolineo 90+3!
Proprio da babbei …
Comunque, con il mio solito ottimismo voglio dirvi che nulla è perduto, che il campionato è ancora lungo e che tante cose possono accadere. Certo, abbiamo perso due punti importanti (il Napoli si è riportato a +7) e la cosa che fa ancora più arrabbiare è vedere la Juventus che settimane fa si dava in crisi e che da oggi è a pari punti con noi dopo una striscia vincente di 8 partita tutte con vittoria di “corto muso” , per dirla alla Allegri.
Fa arrabbiare, anche perché noi invece le vittorie le buttiamo via in quanto non siamo cinici, non siamo cattivi. Non si può farsi rimontare negli ultimi 6 minuti di una partita. Mi taglierei una mano piuttosto che ammetterlo ma l’Inter in queste cose è molto più cinica. Se ha già fatto due gol, va all’assalto per fare il terzo o che il quarto (a parte la partita col Monza). Tenta sempre di ammazzarle, le partite. Noi invece facciamo due gol e poi tentiamo di conservare … dobbiamo ancora imparare questa malizia.
In ogni caso, ora avremo il Torino per la Coppa Italia (mercoledì 11 gennaio) e poi andremo a Lecce sabato 14. Il giorno prima, venerdì 13 (chissà mai…), Napoli e Juventus tenteranno di eliminarsi a vicenda.
Facciamo in modo di vincere a Lecce e speriamo in un pareggio degli equini.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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