Sul social network X (oppure Twitter, come si chiamava in precedenza) seguo alcuni ben selezionati giornalisti e/o opinionisti sportivi tra i quali Pietro Balzano Prota, ex-direttore di Radio Rossonera. Ieri sera, dopo la conclusione del match, ha scritto “Stasera è la dimostrazione che se questa squadra la si fa giocare semplice, con ognuno al proprio posto, senza per forza inventarsi qualcosa, i risultati arrivano o comunque se ne esce con una buona prestazione.”
Sto constatando ancora una volta con piacere che il sottoscritto, pur non essendo un giornalista sportivo specializzato, spesso vede il suo pensiero coincidere con il pensiero di quelli che appunto che reputo tra i più obiettivi ed intelligenti (Balzano Prota, appunto, piuttosto che Serafini, Marano oppure l’avvocato Felice Raimondo). Lo vado ripetendo da molte settimane ormai: il Milan ha una rosa all’altezza di quelle delle altre squadre che si trovano in classifica appena prima o appena dopo di lui ma in panchina c’è un uomo che continua a fare esperimenti e che è involuto in una spirale di tecnicismo e tatticismo dal quale non riesce ad uscire.
Ieri sera ero allo stadio e come per una magia nella quale il protagonista della fiaba è incatenato in un sortilegio che non lo fa ragionare e che gli fa fare cose assurde, questo sortilegio si è dissolto e ho visto i vari componenti della squadra giocare nel ruolo che a loro compete e ovviamente a farlo per bene. Finalmente una squadra dove Theo faceva il terzino a sinistra, Calabria quello a destra, c’erano due centrali di ruolo, tre centrocampisti impiegati per ciò che sapevano fare, due esterni ed un centravanti con compiti chiari e precisi.
Infatti i risultati si sono visti … ma alla fine il Mago Pioli non ha resistito e ha voluto inserire Musah come esterno alto al posto di Pulisic quando lo sanno anche i sassi di tutti gli acciottolati d’Italia che l’americano è un mediano che fa “legna” in mezzo al campo! Ma lui no, un “esperimentino” comunque lo deve piazzare. Per fortuna l’ha fatto quando le cose stavano ormai andando bene a livello di risultato.
Come dico sempre ai miei amici , la percezione del gioco della squadra che si ha allo stadio è molto differente rispetto a quella che si ha guardandola in TV. Perché è vero che le telecamere possono riprendere cose che l’occhio umano dagli spalti non può vedere ma la visione globale o corale del gioco che si ha dagli spalti la TV non te la può fornire.
Per esempio pur essendo che Leao ieri sera è stato meno “egoista” del solito e quindi si è prodigato di più in assist per i compagni, è altresì vero che ha dato l’impressione (anche ieri sera) di non avercene voglia, nonché invece di ha fornito la certezza di non voler fare interdizione o di scattare per intercettare qualche passaggio dei romanisti. Ma non lamentiamoci … Ieri sera abbiamo costruito di più sulla destra che sulla sinistra e questa può essere stata una buona lettura della partita da parte di Pioli che, contando che la Roma avrebbe messo due o più uomini sul portoghese, avrebbe liberato maggiori spazi sul lato opposto.
Pulisic in ogni caso ha fatto fatica perché Spinazzola è un osso duro nonché un buon difensore (se n’è accorto Calabria quando il romanista avanzava) e sia Cristante che Mancini non si sono tirati indietro dal fare la professione che sanno fare meglio cioè i fabbri ferrai.
Però, nonostante qualche milanista perennemente scontento e polemico al quale non va mai bene niente (e fatevi una vita, dai!) che ha detto che il Milan appena incontra squadre di un certo livello certe partite le perde, il Milan ha fornito un’ottima prestazione contro la Roma dell’assente Mourinho.
Quella Roma che al momento ha più o meno la stessa classifica e la stessa differenza reti dell’Atalanta … quell’Atalanta che ci ha battuto e perché ci è riuscita?
Il motivo l’ho detto all’inizio: perché la squadra ha giocato in modo complicato con molti giocatori fuori dal loro ruolo mentre, come ha detto giustamente Balzano Prota, contro la Roma il Milan ha fatto esattamente l’opposto: gioco semplice e nessuno fuori ruolo.
Yacine Adli ieri sera ha fatto una partita superba: ha segnato, ha distribuito palloni (spesso “di prima”), ha fatto grande interdizione e si è trovato anche nella nostra area a difendere (e lo ha fatto bene).
Lukaku è stato completamente annullato da Kjaer e da Gabbia a turno e la Roma solo due o tre volte ha impensierito “Magic” Mike Peterson Maignan.
Reijnders più in spolvero di Loftus-Cheek (che ieri sera evidentemente “non era serata”), di Leao e Pulisic ne ho già parlato (l’americano molto meglio del portoghese) e ieri sera ho visto una partita da grandi sportellate di Giroud, il quale non solo si è trovato a manovrare come esterno, non solo ha segnato un goal da vero centravanti su preciso assist di Kjaer (a sua volta servito millimetricamente da Adli) ma ha anche fornito uno splendido assist per il devastante terzo goal ad opera di Theo Hernandez … che probabilmente la traversa si è crepata.
Come ha giustamente sottolineato il nostro amico Fiorenzo, ai “soliti noti” che continuano con il lamento greco che “la squadra non va bene” è bene evidenziare che nonostante Pioli, nonostante gli esperimenti, nonostante un attaccante 37enne e un Jovic che solo adesso si sta riprendendo, nonostante gli alti e bassi di Leao, nonostante tutto … dopo la capolista il Milan ha l’attacco più prolifico del campionato (38 goal fatti). Il problema semmai sono i 21 goal subiti ma non andiamo ancora una volta a rivangare gli infortuni e gli esperimenti. E chi dice che gli esperimenti sono stati fatti a causa degli infortuni ha ragione solo in parte, fermo restando che gli infortuni sono ancora demerito del coach visto che lo staff tecnico non solo è di sua competenza ma è lo stesso che lui si porta appresso ad ogni cambio di squadra.
Siamo ancora terzi in classifica e distanziamo la 5ª posizione di ben 9 punti e la 4ª di 8 punti. Questo al momento è il nostro obiettivo stagionale. Se poi la Provvidenza vorrà concederci un percorso lineare, senza più grandi infortuni (con qualche aiuto dal mercato invernale) e senza esperimenti, concedendoci la grazia di appioppare anche qualche défaillance anche ai nostri avversari, magari potremo sperare a qualcosa di più … anche in Europa League.
Non sarebbe male, vero? Ce lo meritiamo, specialmente quelli che vanno allo stadio a prendere del gran freddo e facendo il tutto esaurito per amore dei colori rossoneri.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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