Era risaputo che la partita non fosse facile, per tanti motivi. Prima di tutto perché venendo da una vittoria incredibile nel derby ed un’altra roboante contro la Lazio in Coppa Italia, era prevedibile vedere un calo contro la Samp. In seconda battuta perché la Samp è una squadra ostica che gioca, nonostante ciò che può dire la sua classifica, e quindi era logico fare fatica contro i doriani. La partita è stata vinta grazie ad uno splendido servizio di Maignan dalla sua area per Rafael Leao sulla trequarti ed il portoghese non si è fatto sfuggire l’occasione con un diabolico tiro in diagonale.
La Sampdoria non è mai stata pericolosa mentre il Milan ha attaccato sempre creando diverse potenziali situazioni per il raddoppio. Qui secondo me sta la cosa che deve essere notata: tutti volevano o si aspettavano una vittoria con gol multipli, un po’ perché vincere con un gol è sempre pericoloso (basta un rimpallo sfortunato), un po’ perché le due doppiette consecutive di Giroud forse avevano fatto sognare oppure perché questo avrebbe galvanizzato la squadra. Nessuno però ha notato o fatto notare che una squadra ben organizzata come la Samp non ha mai seriamente impensierito il Milan, che è stato sì parco nel fare gol anche se di occasioni ne ha create tante ma ha ingabbiato i blucerchiati senza che arrivassero a creare seri pericoli per la porta di Maignan.
Da segnalare quindi le prove molto soddisfacenti della difesa, da Fikayo Tomori (in spolvero dopo l’operazione al menisco) a Capitan Romagnoli (preciso e ordinato come nelle ultime partite) Davide Calabria ma una menzione particolare per Alessandro Florenzi che sulla sinistra non ha fatto mancare il suo apporto. Apporto che anche in termini di esempio, esperienza e attaccamento ai colori non manca mai di dispensare ai ragazzi della squadra.
Il centrocampo, prima con Sandro Tonali e Ismael Bennacer poi con Franck Kessie e Rade Krunic, ha ben espletato il suo dovere mentre in attacco Rafa Leao ormai è una certezza e ho visto bene Olivier Giroud che, seppur non sia riuscito a segnare, ha creato un’azione in acrobazia che Falcone ha respinto (oggi si è unito alla schiera dei portieri che contro il Milan diventano fenomeni) e si è molto impegnato anche in fase di interdizione e ripiegamento.Junior Messias e Alexis Saelemaekers, suo sostituto, per me meritano la sufficienza (un mezzo punto in più al belga per l’impegno anche se a volte si incaponisce in azioni personali – lo perdono data la giovane età) e Brahim Diaz oggi è un po’ sparito, forse ben contenuto dalla retroguarda doriana.
Alla fine siamo momentaneamente capolista , primi in classifica ben sapendo che nessun traguardo è ancora stato raggiunto e che l’Inter ha una partita da recuperare ma con quell’entusiasmo che mi riporta un po’ alla memoria quel fantastico girone di ritorno di due anni fa.
I prossimi impegni prima del big match con il Napoli (4 marzo), che verrà preceduto dal derby di andata in Coppa Italia il 1° marzo, saranno con Salernitana e Udinese dove dovremo assolutamente vincere perché i cugini nerazzurri avranno di fronte nell’ordine Sassuolo e Genoa, squadre ostiche ma abbordabili per la corrazzata interista.
Ultima nota: uno striscione contro Franck Kessie (anche se non esplicitamente nominato) è apparso sulle gradinate della Curva Sud (vedi immagine). Capisco come il tifoso milanista possa sentirsi nei suoi confronti e che voglia esternare il suo disappunto. Personalmente eviterei questo tipo di cose e le rimanderei a fine stagione perché il contributo dell’ivoriano sarà ancora utile alla nostra causa.
Adesso godiamoci la vetta momentanea della classifica sperando che si possa rimanere lassù a lungo.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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