Una partita vinta in sofferenza causata da decisioni arbitrali scellerate
Lo dico subito senza mezzi termini: una vittoria che matematicamente vale 3 punti ma che moralmente ne vale 12! Il Milan parte bene e fino al vantaggio, ma anche oltre, si trova sempre nella metà campo dei friulani. Al 13′ fa tutto Okafor (che per me dovrebbe giocare più spesso) con una bella serpentina serve Pulisic che a guisa di azione rugbistica serve a destra Chukwueze. Gran gollasso del nigeriano, meritatissimo.
Poi però al 29′, con la linea difensiva attaccata a quella del centrocampo, prendiamo un’imbucata dall’Udinese e Reijnders si trova costretto da solo ad inseguire Lovric che si invola verso la porta. Mentre tutto lo stadio e tutti gli spettatori davanti alla TV vedono che il nostro olandese non tocca minimamente l’avversario, anzi si tira indietro alzando le braccia, Chiffi invece vede che Reijnders sta falciando Lovric con la mezzaluna solitamente utilizzata dal Triste Mietitore e pertanto lo espelle.
Giampaolo Calvarese, ex-arbitro, scrive sul suo account X “Per capire se è fallo bisogna prendere in considerazione chi difende: entrambi si involano verso la porta, ma Reijnders non fa nulla per commettere fallo, si sposta. Il contatto viene generato da Lovric, nonostante sia in anticipo” … ma Chiffi invece crede di essere un fenomeno e d’accordo con quell’altro fenomeno di Mariani al VAR decidono che invece che l’olandese ha abbattuto il povero Lovric.
Poco importa se Morata ne ha subite di peggio, se Pavlovic deve fasciarsi la testa perché perde sangue, se Pulisic viene sistematicamente atterrato … per Chiffi il criminale è Reijnders ed il Milan finisce per giocare in 10 per oltre 60 minuti. Un arbitraggio che provoca gli stessi sintomi di un’indigestione prima e quelli di un potente lassativo dopo. Scusate, sono stato troppo forbito? Okay, in parole povere prima fa vomitare e poi fa andare pesantemente di corpo. Non fatemi dire oltre … Tra Chiffi e Mariani non so ancora chi scegliere per destinare il “Premio Totò Riina” dell’anno …
In ogni caso Fonseca si trova a dover ripensare al centrocampo e a mio parere fa bene a resistere fino alla fine del primo tempo per poi inserire Musah, giocoforza al posto di Okafor dato che Chukwueze è in serata molto buona nonché l’autore del goal. Non significa però che Okafor abbia giocato male, anzi …
I rossoneri quindi si trovano a lottare per più di un’ora in inferiorità numerica e reggono bene la pressione dell’Udinese. Due goal dei friulani annullati per fuorigioco. Qui voglio aprire una parentesi: la regola del fuorigioco è questa. Erano centimetri? Erano comunque gol in fuorigioco. O cambiamo la regola (ai vertici del calcio stanno pensando di cambiarla con “l’intero giocatore oltre la linea”) oppure ce la teniamo così…
L’Udinese comunque in più di 100 minuti di gioco e in superiorità numerica riescono a tirare nella porta di Maigna una sola volta, contro le cinque dei rossoneri. Anzi il Milan guadagna anche il doppio dei calci d’angolo: 8 contro 4. Gran partita di Okafor, Pulisic (che si è sacrificato molto anche come terzino) e di Chukwueze, nonché di Pavlovic e Thiaw ma lasciatemi dire che abbiamo un vero gigante in mezzo al campo ed il suo nome è Youssouf Fofana, ormai indispensabile per l’economia di gioco rossonera.
Il sottotitolo quindi “Contro tutto e tutti” è più che mai azzeccato perché abbiamo giocato in 10 contro 11 e spesso, in più di un’occasione, in 10 contro 13 contando anche Chiffi e Mariani (VAR). Tre punti d’oro che ci fanno raggiungere momentaneamente Inter e Juventus, in attesa del Club Brugge martedì dove ritornerà in campo Rafa Leao, probabilmente preservato proprio per quello.
Concludo dicendo che AIA e FIGC dovrebbero vergognarsi di lasciar andare in campo certi direttori di gara che si credono fenomeni e che con le loro scellerate decisioni condizionano partite e risultati. Quando ero bambino questi fenomeni c’erano comunque (chi non si ricorda di Concetto Lo Bello?) ma non esisteva la tecnologia che c’è oggi … la quale dovrebbe aiutare ma invece se mal governata, peggiora. La bella notizia della serata, oltre ai tre punti sudati e meritati, è che il Milan è squadra con la S maiuscola, che sa soffrire e far fronte comune alle avversità. Fonseca si è fatto sentire e ha ottenuto.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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