Per vedere questa partita ho sfidato uno strappo alla schiena, una pioggia che definirla alluvione era sminuirla e tre ondate di grandine violenta. La partita è stata rimandata di mezz’ora dopo che Maresca ha fatto il giro del campo con i due capitani facendo il test del rimbalzo del pallone. Nonostante tutto ciò il vero rossonero che è in me era presente sugli spalti.
Il Milan si è presentato con un poco utilizzato 3-4-3 con tre difensori centrali di ruolo in difesa (Thiaw, Kjaer e Tomori) a causa dell’assenza contemporanea di Calabria e Theo, secondo le parole di Pioli nel post-partita, e schierando un centrocampo composto da Florenzi e Musah come esterni con Krunic e Reijnders più interni avendo un tridente d’attacco con Leao, Giroud e Pulisic.
Ovviamente tutti hanno potuto vedere che si è trattata della classica partita sporca, impostata a contenere il Verona nel tentativo di costringerlo ad non utilizzare lanci lunghi e di rimessa che sono le due armi preferite dagli scaligeri, come avevo anticipato nella analisi pre-gara che abbiamo pubblicato ieri.
La difesa a tre ha funzionato anche bene ma devo essere onesto e sottolineare che specialmente nel secondo tempo, ha avuto difficoltà ad uscire dalla sua zona vuoi anche per la stanchezza di qualche interprete come Musah (crampi verso la fine) e Florenzi, due giocatori che non potevano avere il ritmo partita nelle gambe.
Ciò che invece è risultato inefficace è stato l’attacco, nonostante il goal di Rafael Leao al 8′ frutto di una palla persa dal Verona e, grazie ad un assist di Giroud, insaccata con precisione nell’angolino in basso a destra come lui sa fare. Goal a parte però, il resto delle azioni congegnate dal tridente d’attacco è stato praticamente nullo, se non contiamo un pregevole tiro di sinistro dalla destra dell’area di Pulisic che riesce a liberarsi in giravolta stretta ma indirizza la palla molto centralmente e Montipò riesce a pararla.
Comunque a parte la sgroppata di Leao ed il tiro di Pulisic, di fatto Milan-Verona è stata una partita mai decollata. Anche in questo caso, come dissi anche in occasione del nefasto derby di sabato scorso, Milan con il freno a mano tirato. Rossoneri a volte paurosi di tirare preferendo il passaggio al compagno oppure senza visione del gioco. Reijnders è apparso mai entrato in partita e così Giroud che è invece apparso davvero stanco, sbagliando anche i semplici passaggi. Quest’ultimo era evidente che avrebbe dovuto essere sostituito già all’inizio del secondo tempo. Pioli invece lo sostituisce con Jovic al 65′ (guarda un po’ …. il suo minuto preferito!). Il serbo peraltro pur non essendo praticamente mai sceso in campo con la sua nuova squadra, l’ho visto giocare una partita ordinata, facendo spesso da torre non trovando però compagni che spesso non intuivano dove dovesse andare la palla e smarcandosi bene ma senza compagni che lo servissero.
Così come per Musah (partita di gran sostanza la sua) che cominciando a giocare con continuità sta facendo vedere le sue ottime qualità, anche per Jovic come per l’altro subentrato Okafor (al 80′ !!!) ci sarebbe la necessità di farli giocare di più. Pioli ha chiesto ed ottenuto di avere una rosa da almeno 25 elementi con determinate caratteristiche chiaramente richieste e che potessero essere intercambiabili con altri nel medesimo ruolo. Non capisco quindi, ad esempio, la decisione di sostituire uno spento Pulisic con Pobega perché ha ritenuto di spostare Musah a centrocampo quando invece a mio parere avrebbe dovuto sostituire Pulisic con Chukwueze e Musah con Pobega spostandolo a centrocampo. Con la sua sostituzione ha perso forza sull’esterno di destra, ottenendo come risultato un Musah stanco e in preda ai crampi e Leao che avrebbe dovuto uscire prima dato che già non era più in partita da almeno mezz’ora. Okafor avrebbe dovuto entrare prima. La gestione delle sostituzioni, che in annate passate era un punto di forza del nostro Mister, nel 2023 è diventato spesse volte un problema o con cambi sbagliati o con cambi tardivi.
Ad ogni modo tre punti li abbiamo portati a casa e questo, per come sono andati i precedenti incontro con il Verona, è un gran risultato. Due fatti da sottolineare: l’esordio ufficiale in prima squadra del terzino sinistro classe 2005 Davide Bartesaghi (buon match il suo) e l’inqualificabile e becero (per utilizzare due eufemismi) comportamento dei tifosi veronesi che hanno urlato cori e fischiato nel minuto di silenzio chiesto per onorare la memoria dell’ex-presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e della leggenda rossonera Giovanni Lodetti, entrambi scomparsi ieri. Complimenti ai tifosi gialloblu che sanno sempre come distinguersi …. in peggio. Infine lasciatemi dire che il Milan in casa con la terza maglia di quest’anno è veramente inguardabile … ma è un’opinione molto molto personale.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
Scopri di più da RossoneroBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Altri articoli
Ma allora, dove si farà questo stadio?
Esiste un caso Leao?
Il Milan ed i grandi rimpianti