Finalmente in arrivo Emerson Royal. I motivi per cui si è aspettato finora.
Come riportato da molti degli esperti di mercato e da siti online quali SportMediaset nella sua pagina dedicata alle ultime notizie ”ora per ora”, la trattativa per Emerson Royal si è felicemente conclusa.
Siamo quindi a quota tre per quanto riguarda gli acquisti top del calciomercato rossonero per questa sessione estiva, dopo l’attaccante (Morata), il difensore centrale (Pavlovic), in attesa del mediano ( Fofana? Koné?) abbiamo il nostro terzino destro.
In queste settimane, non solo abbiamo sentito/letto notizie di qualsiasi tipo circa questa trattativa ma anche abbiamo sentito/letto i giudizi e le sentenze di tutti gli espertoni di calcio e di mercato che hanno già bollato Royal come ”scarso“, “che non sa difendere” oppure ”che non sa attaccare” per concludere con la classica affermazione già sentita per alti due scarsi e bolliti di nome Pulisic e Loftus-Cheek: ”al Tottenham non vedevano l’ora di rifilarcelo, questo bidone!”.
Innanzitutto vediamo di capire perché al Milan hanno insistito così tanto per avere Emerson Royal nella posizione in cui solitamente abbiamo sempre visto Davide Calabria. Come si può evincere dal grafico qui sotto il brasiliano eccelle in una cosa: le azioni difensive. Royal ha una percentuale di riuscita quasi del 84% cioè in pratica significa che è un giocatore che è difficile da saltare e che fa della difesa la sua arma migliore.
Ecco il motivo principale per il quale Royal è stato fortemente voluto e preferito a Davide Calabria il quale, come ha più volte mostrato nelle scorse stagioni, ha un buon senso dell’anticipo rispetto all’avversario diretto ma nell’uno contro uno va spesso in difficoltà oltre che ad averne anche in fase di recupero. Inoltre è già stato impiegato con buon successo anche come difensore centrale in una difesa a tre bloccata, uno schema che potrebbe presentarsi qualora Theo si sganci e vada ad essere il braccio di sinistra di un centrocampo più offensivo.
Poi ognuno può dire la sua circa i tempi delle trattive rossonere ma una cosa va detta: la richiesta iniziale del Tottenham era di 25 milioni di euro e alla fine il Milan l’ha preso per 15 milioni (bonus compresi secondo Matteo Moretto, del quale mi fido di più di Gianluca Di Marzio che invece scrive bonus esclusi). Una decina di milioni quindi che ballano e che possono essere utilizzati ancora per il mercato.
Ormai tutti dovremmo sapere che il Milan segue un piano ben preciso di un percorso economico che l’ha portato finora a presentare per le ultime due volte consecutive un bilancio positivo e per questo motivo destina un budget per il mercato dal quale non intende sforare.
I nervi tesi quindi sono quelli dei tifosi, magari anche quelli che hanno affermato che quando si ha bisogno di giocatori si apre il portafoglio e si paga ”come ha fatto l’Atalanta per Retegui al posto di Scamacca” senza ricordarsi che l’Atalanta è proprio una di quelle squadre che come il Milan continua a limare sulle cifre ma che nel caso di Retegui ha sborsato ciò che il Genoa ha esattamente chiesto, tradendo la sua usuale linea d’azione.
I nervi saldi invece sono quelli della dirigenza rossonera che fedele alla sua linea di pensiero porta avanti le sue trattative, che si chiamano così appunto perché ”si tratta” e non perché si apre il portafoglio e si paga senza fiatare, e alla fine spesso vince risparmiando milioni da impiegare meglio.
Ora avanti con il mediano e con la seconda punta … e con la fiducia da concedere alla dirigenza ed all’allenatore rossoneri, non dimenticando che oltre a quello d’entrata c’è anche un altrettanto importante mercato d’uscita.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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