1 Luglio 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Newcastle-Milan 1-2: il rammarico e la soddisfazione

Il Milan vince a Newcastle, una vittoria di squadra, di nervi e di generosità, una vittoria che permette alla squadra di Pioli di restare in Europa, ma non in Champions. I rossoneri scivolano in Europa League: ci voleva un regalo che arrivasse da Dortmund ma che non è arrivato.

Tante domande, tanti dubbi, qualche certezza … il Milan con questo successo si qualifica all’Europa League per la 12esima volta nella sua storia, l’unica coppa che non ha mai vinto.

Ci si arrabbia perché sono tante le cose che non sono andate per il verso giusto. Aldilà degli eventuali paventati “biscotti” sfornati a Dortmund o dei rigori regalati al PSG all’ultimo minuto, il primo tempo è stato a senso unico e ha parlato solo inglese. Un Milan irriconoscibile… oppure potremo dire purtroppo riconoscibile per come è stata la squadra rossonera negli ultimi tempi. Ma nel secondo tempo qualcosa è cambiata: pareggio di Pulisic, palo di Leao, goal della vittoria di Chukwueze e palo di Tomori. Per non parlare dei salvataggi miracolosi di Maignan e Tomori nel corso del match.

Rammarico per i punti lasciati per strada ma lasciati in partite che potevano essere vinte e non perché meritavamo di perderle o pareggiarle.

Rammarico perché il “fantasmagorico e fantascientifico” PSG passa agli ottavi al posto nostro solo per una miglior differenza reti … 4 reti tra le quali un rigore regalato all’ultimo minuto.

Soddisfazione perché il Newcastle degli arabi, del potente fondo PIF che tanti tifosi rossoneri vorrebbero vedere padrone del Milan, ci ha fatto vedere che avere tanti soldi e comprare giocatori a suon di milioni non significa generare successi in modo automatico.

Soddisfazione per Samuel Chukwueze che si è meritato una serata come questa , per ribattere a tutti quelli che già lo avevano bollato come scarso. Entrato al 83’ , segna il goal vittoria un minuto dopo.
Parlavamo proprio 2 giorni fa del suo valore.

Soddisfazione perché nel “Girone della Morte” dove ci davano già per spacciati in partenza il Milan comunque ha fatto vedere che ha potuto giocarsela ma anche un po’ di rammarico perché in questo girone avremmo potuto dire la nostra un po’ di più in qualche occasione.

Una partita che ci ha fatto imbestialire di brutto nel primo tempo e che ci ha fatto battere il cuore a mille nel secondo. Pioli nell’intervista post-partita non ha nascosto la sua delusione per non essere passato agli ottavi di Champions League ma è perfettamente consapevole che non dipendeva solo dai suoi ragazzi. Così come è consapevole (e lo ha ammesso ) che è in maggioranza sua la colpa se agli ottavi non ci si va…
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Certamente ciò che colpisce è che in questa partita è stato “tradito” (senza fare alcuna dietrologia) da due dei tre uomini nuovi da lui voluti a centrocampo: parlo di Tijjani Reijnders e Ruben Loftus-Cheek, entrambi apparsi poco incisivi, lenti e a volte spaesati.
Altra cosa che non stupisce invece (e direi purtroppo) è aver constatato che quando Theo ha potuto sganciarsi dalla gabbia di postazione da difensore centrale ha creato pericoli e Leao è diventato più incisivo.

Quindi ancora una volta, nonostante un mercato voluto dal Mister e in cui si sono spesi milioni, la cerniera Theo-Leao è quella che a Pioli risolve i problemi. Perché volere determinati giocatori se poi non li si impiega nel modo corretto? E un’altra cosa che stupisce è perché Pioli aspetti sempre 15-20 minuti dalla fine della partita per fare le sostituzioni necessarie che anche un bambino avrebbe fatto prima. È grazie ai subentrati Jovic, Chukwueze, Okafor e un aggressivo Pobega che la vittoria è arrivata.
Vinto abbiamo comunque vinto … ma potevano farlo con meno patemi d’animo se le sostituzioni fossero state fatte prima.

Chi vede il bicchiere mezzo vuoto, o anche di più, parla di un Milan fuori dalla Champions (ovvio), che ha perso o pareggiato partite che potevano essere vinte senza grossi problemi come contro Udinese, Atalanta, Napoli, Juventus, Lecce … un Milan che ha perso 5 derby di fila e di una squadra con più infortuni in tutta Europa.
Tutto vero … ma chi vede il bicchiere mezzo pieno vede un Milan ancora al terzo posto in classifica, ancora in Europa (seppur non la sua massima espressione … ma nemmeno la Conference League), una squadra che in un girone ostico (mica quello “all’acqua di rose” dell’Inter) ha comunque detto la sua al cospetto dei tanto decantati schiacciasassi Borussia e gli “arabi coi petrodollari” PSG e Newcastle, una squadra che potrà giocarsi delle ottime chance in Europa League se si metterà in mente che può tranquillamente farlo e se Pioli si metterà in mente di cambiare la sua mentalità fin troppo votata alla tattica.

Oltre che a non essere più in Champions League, non accederemo al Mondiale per Club, quindi meno introiti ovvero meno mercato per il prossimo futuro, a meno di un aumento dei capitali immessi da parte degli investitori di Red Bird. 
Gli obiettivi quindi ora sono due: a fine stagione piazzarsi tra le prime quattro (quindi cominciare ad affrontare seriamente il campionato) e vincere la Europa League. In entrambi i casi ci garantiremmo nuovamente l’accesso alla Champions League.

Recuperando gli infortunati e operando bene nel mercato di gennaio, potrebbe essere assolutamente fattibile.
Poi a fine stagione vedremo se alla guida della squadra ci sarà ancora Pioli oppure se, come le “voci di popolo” fanno intendere, è già stato deciso di salutarlo e ringraziarlo per il suo operato.