6 Luglio 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

No news, good news

È un tipico detto anglosassone ma sembra che in realtà il detto abbia origini “italiane”. Pare infatti che provenga dal motto latino  “nulla nova, bona nova”… 
Tuttavia questo motto divenne proverbiale quando fu pronunciato da re Giacomo I d’Inghilterra, che avrebbe detto: “Nessuna notizia è meglio di una cattiva notizia”(1616).

Indipendentemente dalla sua origine, possiamo applicare questo motto all’assenza di notizie provenienti da Casa Milan circa le due posizioni in squadra che secondo la stampa specializzata sono ancora vacanti e cioè il centrocampista (al posto di Kessie o dell’uscente Bakayoko) e il difensore centrale (al posto di Romagnoli) ??? Probabilmente no, però ci sono alcuni punti che lo sostengono.

Partiamo dall’inizio: il Milan ha lasciato andare Franck Kessie e Alessio Romagnoli a parametro zero.
Ho volutamente utilizzato le parole “lasciato andare” e non ho usato la parola “perso” perché è stata una scelta voluta e ragionata dalla dirigenza rossonera.
Il Milan, come ormai abbiamo imparato, assegna un valore ad ogni giocatore che ha in rosa, che è in procinto di entrarci o che è osservato per essere acquistato. Valore che viene dato in base ad una serie di parametri in base alle prestazioni, alle potenzialità, all’età, alle caratteristiche tecniche e personali. In base a quel valore ne stabilisce il costo, sia per il cartellino che per l’ingaggio e oltre a quei costi non intende andare.

Questo discorso si può fare sia per la valutazione che è stata fatta per Charles De Ketelaere in fase d’acquisto ma anche per Kessie e Romagnoli ai quali sono state fatte offerte (spesso ritoccate al rialzo) , non accettate dai giocatori o dai loro agenti.
Ragion per cui la dirigenza ha preferito lasciare andare i due giocatori.

Ora quindi, a rigore di logica, bisogna rimpiazzare questi due giocatori con altrettanti due nei medesimi ruoli. 
E qui saltano in gioco due parole tanto care ai giornalisti sportivi nostrani: “budget” e “tesoretto“.
Chiariamo subito una cosa: il concetto di budget quantificato come facciamo tutti noi guardando nel portafoglio prima di fare la spesa al supermercato, non è applicabile ad un club di calcio e in generale ad una azienda. La cifra che un club avrà a disposizione per il mercato dipende da molti fattori. La liquidità è una cosa che un club può dilazionare, può incamerare interamente o a rate, può essere immessa dalla proprietà. Inoltre ci saranno uscite o entrate, sia come vendite di giocatori che come nuovi sponsor, raggiungere i quali non è detto che sia sempre possibile.
Insomma parlare di budget e tesoretti è un concetto davvero astruso.

A tutto questo aggiungiamo il fatto che il Milan, a differenza della stragrande maggioranza delle società di Serie A, ha iniziato un percorso virtuoso di risanamento delle finanze allo scopo di diventare una società che si autosostiene e in grado nel giro di pochi anni di competere con le grandi in Europa.
Percorso virtuoso che porta magari a spendere 38 milioni per De Ketelaere , senza vendere pezzi pregiati della squadra, ma a dichiarare che per il centrocampista ed il difensore centrale non si debba spendere più di una certa cifra.

Ecco quindi che la mancanza di notizie circa queste due figure in rosa, siano dovute al fatto che da parte del Milan ci sia un programma ben preciso circa le spese da effettuare. Un programma che ha giudicato Renato Sanches un giocatore molto valido per il quale spendere 15 milioni ed ingaggiarlo per 3 ma non andare oltre. 
Il PSG offre poco di più per il cartellino e offre al portoghese il doppio dello stipendio? Okay, bye bye e stammi bene Renato. Cerchiamo un’alternativa.

Stessa cosa per il difensore centrale: vogliamo Diallo del PSG? I parigini ce lo darebbero volentieri perché è un esubero ma il giocatore è abituato agli stipendi da nababbo che gli fornisce Nasser Al-Khelaifi e forse al momento ha deciso di non accettare l’offerta del Milan per questo motivo.

In questi giorni si fanno una girandola di nomi … i più disparati. Sembra che al Milan siano incapaci di ingaggiare un paio di giocatori. Signori, non è così facile prendere giocatori (magari in prestito per non uscire da certi parametri) , far quadrare il bilancio, prenderli adatti al progetto ed al gioco di Pioli e il tutto in tempi brevi.

È vero, a tutti (me compreso) piacerebbe che Pioli avesse la rosa completa almeno 15 giorni prima dell’inizio del campionato ma non è così facile se non si vuole fare la fine di società indebitate ai limiti dell’inverosimile (non vi devo fare i nomi, vero?).
Tutti vorrebbero avere Bremer in difesa e Sanches a centrocampo (giusto per fare due nomi ma ognuno ha i propri) ma quanto sarebbero costati alle casse della società?

A questo punto ci si deve domandare: “è possibile che al Milan siano così incapaci, sprovveduti e inesperti da non capire che quest’anno vorremmo ripeterci in campionato e fare più strada possibile in Champions League e pertanto occorrono giocatori?”

Io, che non faccio il Direttore Sportivo e nemmeno quello Tecnico, mi arrendo e vado sulla fiducia, sapendo chi abbiamo in dirigenza.
Guardo ciò che finora abbiamo ovvero, la rosa Campione d’Italia al completo (cioè giocatori che si conoscono e giocano a memoria) alla quale sono stati aggiunti Divock Origi, Yacine Adli, Tommaso Pobega e Charles De Ketealere.
I prossimi rinnovi di Tomori, Tonali, Bennacer e speriamo Leao.
I rinnovi già fatti per Theo, Pobega, Ibrahimovic.
I riscatti di Messias e Florenzi.
Hmmm … non male
Certo mancherebbero un centrocampista ed un difensore centrale ma il mercato si conclude il 1° settembre ed oggi è solo l’ 11 agosto … e non è così facile come si dipinge.



I misteri delle griglie di partenza R

L'editoriale del Direttore