29 Giugno 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Non riescono a darsi una spiegazione (e pace) ma l’emblema è sotto gli occhi di tutti …

Pierre Kalulu, baluardo della difesa rossonera con Tomori

… e oggi compie solo 22 anni!

Sono passate esattamente due settimane dalla vincita del titolo di Campioni d’Italia da parte del Milan e , facendo un giro panoramico in Rete tra testate giornalistiche / blog / social, ancora ci sono opinionisti (spesso di parte) e tifosi avversari che non riescono a darsi pace e a spiegarsi quello che loro definiscono il “miracolo Milan”.

Non se ne capacitano. Non è che non ci arrivano ma ancora vogliono negare l’evidenza di ciò che è. Continuano a paragonare il Milan alla stupefacente cavalcata del Leicester, quando vinse il titolo in Premier League sotto la guida di Claudio Ranieri, e continuano a parlare di miracolo ma in Italia non si è capaci di non riconoscere progressi e duro lavoro.

Le stesse persone che, anche un cieco lo riconoscerebbe, parlano sempre con grande enfasi di Juventus ed Inter, dimenticando di proposito che stanno parlando di due società con enormi debiti, capaci di comprare grandi campioni o presunti tali (Ronaldo e Vlahovic da una parte, Dzeko e Dumfries dall’altra) a cifre astronomiche indebitandosi ancora maggiormente con lo scopo di potere competere in Europa per poi non superare mai gli ottavi … nel caso dei bianconeri una maledizione.

Le stesse persone che chiamano Juventus-Inter il derby d’Italia, a sfregio verso il Milan che avrebbe tutto il diritto di far nominare una partita contro i bianconeri col medesimo titolo, dall’altro dei suoi 19 scudetti o 7 Champions League. Invece no, loro sono squadroni ma il povero Milan con una rosa spesso descritta come tecnicamente povera era destinato a fallire miseramente. All’inizio del campionato appena concluso, il Milan veniva dato come quinto o sesto in classifica alla fine.

Pochi riconoscono che il Milan, quattro anni fa sull’orlo della bancarotta, è riuscito a riportare in parità i conti, stando attendo alle spese e aumentando gli introiti con operazioni di grande marketing (oltre che limitando stipendi e spese per i giocatori) e che è ormai evidente che sia un esempio virtuoso che le altre società devono imitare. Invece no, non si parla di programmazione seria, di competenza da parte della dirigenza e dell’allenatore … si parla di “miracolo”.

Ma l’esempio eclatante e vivente di cosa rappresenta il Milan di oggi e chi rappresenta esattamente la programmazione e la competenza di cui parlavo poc’anzi è un giovanotto che giusto oggi compie 22 anni: sto parlando di Pierre Kalulu.
Il giovane francese arrivato dal Lione tre anni fa, senza avere mai giocato una partita con la prima squadra e costato la ridicola cifra di 480.000 euro, ha giocato solo 700 minuti nel suo primo anno ma in quest’annata è esploso e cresciuto in maniera esponenziale, facendo vedere a tutti il suo enorme potenziale, costituendo con Fikayo Tomori una coppia di centrali moderni ed aggressivi (pur essendo il suo ruolo naturale quello del terzino destro) e ora la sua valutazioni si aggira intorno ai 20 milioni, con la prospettiva di crescere ulteriormente.

Lui è l’esempio ma potremmo citarne altri: Rafael Leao ora valutato 120 milioni, piuttosto che lo stesso Tomori o Theo Hernandez, giudicato ormai in Europa uno dei migliori terzini in circolazione.
Uno dei monte stipendi più bassi in Serie A, giovani motivati con brillante futuro, giovani vincenti (sono o non sono i Campioni d’Italia?) ma si esaltano per il trasferimento del 32enne armeno Mkytharian dalla Roma all’Inter … senza far notare che i nerazzurri stanno intraprendendo una politica di parametri zero che ricorda molto quella del Milan degli ultimi anni berlusconiani, perché hanno problemi economici che sistematicamente vengono “graziati” (questo sì che è un vero miracolo!).

Il Milan ha vinto un campionato giocando bene: i precedenti parlano di squadre che per prima cosa pensavano a non subire goal (Mancini, Mourinho, Allegri) con la deviazione di Conte ed il suo gioco con palla a Lukaku e “io speriamo che me la cavo”. Pioli ha invece portato la sua squadra a dettare supremazia territoriale, a spostare il baricentro più in alto (difesa compresa) e concludendo comunque con la miglior difesa del campionato.
Invece no, continuano a parlare di “miracolo Leicester”.

Ma una cosa di quel Leicester possiamo paragonarla al Milan di quest’anno: Ranieri quell’anno poteva contare su alcuni giocatori che dall’anno successivo sarebbero diventati tra i migliori della Premier League (ad esempio Mahrez e Kanté), facendo esplodere giocatori come Vardy (anonimo fino all’anno prima) … proprio come Pioli ha coltivato e fatto crescere Kalulu, Theo, Leao, Tomori, Tonali ed altri.

Coin l’avvento di Red Bird Capital e con Elliott che rimane con una partecipazione minoritaria si è formata una partnership che rafforzerà ancora di più quello che è stato il percorso virtuoso e di grande crescita della società e della squadra rossonere e questo, credetemi, mi convince ancora di più che il nostro Milan ci darà soddisfazioni ancora maggiori nei prossimi anni … e gli altri continueranno a parlare di “miracolo” ma quando se accorgeranno che non è così, sarà tardi.