Analizziamo come lo svizzero potrà essere utile ai rossoneri
È la notizia di oggi, fresca fresca. Noah Okafor diventa un giocatore del Milan! Prima di tutto ci sono giusto due o tre cose da sottolineare, anche se l’attento tifoso rossonero lo ha già notato (quindi non sarebbe nemmeno il caso di farlo) e cioè: 1) Okafor è il sesto acquisto della gestione Furlani-Moncada (dopo gli arrivi di Sportiello, Loftus-Cheek, Pulisic, Reijnders e Romero) 2) il Milan finora è l’unica squadra italiana ad aver fatto seriamente mercato, facendo arrivare i giocatori adatti secondo precise ricerche e richieste concertate da Moncada e Pioli ed approvate da Furlani e Cardinale. 3) escludendo Sportiello e Romero che sono arrivati a parametro zero, gli altri acquisti sono stati pagati con i soldi della cessione di Tonali (depurati della commissione all’agente) e in canna ci sono ancora i 40-50 milioni destinati al mercato dai ricavi della stagione precedente.
Detto ciò, perché è giusto “dare a Cesare quel che è di Cesare”, vediamo di analizzare come Noah Okafor può essere utile al Milan. Diciamo subito che farlo arrivare con un esborso di 14 milioni, quando il suo valore di mercato è di 20, è sicuramente un gran colpo. Lo svizzero è un nazionale (2 reti in 14 presenze), è un classe 2000 di buona stazza (185 cm) e può giocare sia come esterno sinistro che come punta centrale. In carriera ha giocato 64 partite come punta centrale (25 goal + 15 assist), 64 partite come ala sinistra (17 goal + 7 assist) e 38 partite come ala destra (9 goal + 7 assist). Si inserisce quindi in un contesto, quello del Milan 2023/24, composto da giocatori multiruolo nel reparto di competenza.
Okafor è un attaccante moderno, con grande forza fisica ma anche molto rapido, che può dare grande imprevedibilità al reparto avanzato.
La sua heatmap dimostra quanto detto prima e cioè che è in grado di giocare non soltanto come prima punta, ma può essere adattato anche nel ruolo di esterno offensivo, con una particolare tendenza ad allargarsi a sinistra e puntare poi a rete.
In attesa quindi di Chukwueze (manca poco), il Milan che Pioli ha voluto e ha disegnato con l’aiuto di Moncada ed il suo reparto scouting vedrà non solo giocatori che possono alternarsi con altri nel medesimo ruolo ma anche che potranno farlo con altri compagni all’interno del reparto di competenza (attacco, centrocampo e difesa).
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