3 Luglio 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Perché è obbligatorio avere lo stadio di proprietà

Gianfranco Zola, leggenda del Chelsea (Photo by Clive Howes/Chelsea FC via Getty Images)

Penso che tutti quanti un po’ abbiamo capito perché Gerry Cardinale (ma Elliott prima di lui) ritiene fondamentale che il Milan abbia uno stadio di proprietà.

Come ha commentato Pietro Mazzara su MilanNews, ” l’assenza di un impianto di proprietà è un volano negativo sulle finanze del Milan. La stima relativa ai mancati introiti si assesta sui 100 milioni annui. Tutte risorse che vengono a mancare sul calciomercato e che l’azionista di maggioranza non può riversare annualmente di tasca propria. La politica di una società sana economicamente e autosostenibile è la via che non può essere deviata all’interno di questo sistema calcio ed ecco perché, per ogni stagione che passa, ci sono centinaia di milioni in meno dei quali il Milan non può usufruire. E si parla del solo indotto dell’attività 7 giorni su 7 dello stadio, ticketing escluso. Avere o non avere più soldi a disposizione da investire sul rafforzamento della squadra è la linea di demarcazione tra una crescita costante e veloce e uno sviluppo costante ma rallentato dalle capacità di spesa ridotte (senza considerare l’eventuale player trading, argomento e arma a doppio taglio) “.

Chi è mai stato a vedere il Milan allo stadio di San Siro potrà rendersi facilemente conto di quello di cui sto parlando leggendo queste righe che seguono. Prendiamo in esempio lo Stamford Bridge, stadio di proprietà del Chelsea FC, per parlare di ciò che propone come “esperienza a 360° gradi” aldilà del puro e semplice assistere alla partita. Lo stadio inglese offre la bellezza di 6 tour differenti per tutti i gusti e le tasche da fare prima dello svolgimento della partita o anche in altri giorni: Il Classic Tour & Museum, lo Stadium Tour & Museum, il Legends Tour & Museum, il VIP Private Tour & Museum, Educational Tour (per business students) e il Matchday Tour. Questi tour possono anche essere regalati sotto forma di Gift Vouchers. Se prendiamo in esame, ad esempio, il Legends Tour & Museum il pacchetto comprende: • Una visita guidata di 1,5 ore a Stamford Bridge (incluse domande e risposte) con una leggenda del Chelsea FC.

• Opportunità di fotografie personali e autografi con la leggenda del Chelsea FC.

• Foto con la collezione di trofei del Chelsea FC (una foto a persona).

• I punti salienti del tour includono viita agli spogliatoi della squadra di casa e fuori casa, la sala stampa, il tunnel dei giocatori e il campo da gioco.

• Opportunità di foto con oggetti indossati e indossabili dalle squadre maschili e femminili del Chelsea FC.

• Accesso al Museo del Chelsea FC prima e/o dopo la visita.

• Cordino ricordo del Chelsea FC.

Questo è uno dei più ricchi ma se non si vuole spendere 90 sterline si può accedere al Matchday Tour per sole 28 sterline. In questo caso la visita sarà sempre guidata (1 ora) senza la leggenda del Chelsea ma si potranno visitare spogliatoi, sala stampa, tunnel dei giocatori e campo di gioco.

Non parliamo poi dei ristoranti dove è possibile mangiare cucine differenti ma anche organizzare anche feste di compleanno e in particolare il “Children’s Birthday Party” (7-11 anni) vede anche l’intervento del capitano della squadra Cesar Azpilicueta per un augurio personale registrato al festeggiato.

Chi più e chi meno tutti gli stadi inglesi delle squadre che giocano in Premier League propongono queste esperienze al tifoso. Una strategia che negli USA fa guadagnare milioni di dollari alle franchigie di football americano, baseball o basket.

Facciamo il confronto con San Siro:

• Paninari con baracchini fuori dal recinto dello stadio. Si mangia sotto il sole cocente o nel gelo polare, secondo le stagioni.

• bar lugubri o postazioni volanti per ristoro all’interno di qualche rampa

• Una sola Area VIP accessibile a chi ha comprato abbonamento VIP

• Il Museo si trova a Casa Milan (5 km di distanza da San Siro) insieme al Bistrot.

Gerry Cardinale sta puntando l’area ex-ippodromo La Maura perché intende costruire lì il nuovo stadio rossonero e portare lì Casa Milan (uffici e museo). In questo modo il Milan si avvicinerebbe alle strategie che attuano i big club per le esperienze da offrire ai suoi tifosi. Si punterebbe quindi ad incamerare più introiti (da aggiungere a quelli del ticketing e al player trading) per far crescere la squadra, per raggiungere ottimi riosultati sportivi che a loro volta genererebbero introiti da FIGC e UEFA ecc ecc….

Fondamentale quindi che il Milan abbia un suo proprio stadio (o meglio una piccola cittadella, nei piani di Cardinale) per fare in modo che possa competere ad armi pari con le “big spender” europee, sia inglesi che tedesche, per aggiudicarsi i pezzi migliori sul mercato. Questo consentirebbe inoltre di aumentare gli introiti dagli sponsor e garantirsi in crescita quelli che arrivano dalle TV (in particolare statunitensi) che trasmettono le partite dei rossoneri all’estero.

Non domandiamoci quindi perché nel CDA del Milan siano entrate persone degli New York Yankees e finiamo di fare circolare la voce che Cardinale vuole costruire lo stadio per una mera speculazione di modo poi da rivendere il Milan al doppio.