La notizia di ieri circa il rinnovo di Simon Kjaer fino al 30 giungo 2024 non può che farci un gran piacere. Non voglio star qui a rivangare l’arrivo del danese al Milan, circondato dallo scetticismo generale dei tifosi. È sufficiente dire che in questi anni non solo ha fatto vedere a tutti che ottimo difensore è ma ha anche dimostrato che è un leader con la L maiuscola. Il suo apporto nella difesa rossonera si vede e si sente (la ramanzina fatta a Tatarusanu durante Milan-Torino di due giorni fa è emblematica) ma durante i recenti europei ha anche fatto vedere di che pasta è fatto un vero leader ed un vero capitano, durante il match della sua nazionale nel quale Eriksen, suo amico ed avversario nell’Inter, è stato male.
Dopo il rinnovo di Alexis Saelemaekers quello di Kjaer ci riempie di gioia, in attesa di quelli di Theo Hernandez e Ismael Bennacer che molti danno già per scontati. Sembrava scontato anche quello di Franck Kessie, dopo le sue dichiarazioni d’amore per i colori rossoneri durante le ultime Olimpiadi, ed invece siamo ancora qui ad aspettare che la vicenda si concluda in un modo o nell’altro.
Pertanto prudenza: sono anch’io convinto che Theo ed Ismael rinnoveranno ma permettetemi di essere schietto nel dire che sarò più tranquillo quando ci saranno gli annunci ufficiali. Quello che invece ancora pochi sottolineano è il rinnovo del contratto di Stefano Pioli. L’uomo che da due anni sta guidando il Milan, che ha appena fatto 100 panchine rossonere, che ci ha condotto al 2° posto lo scorso anno e quest’anno sta facendo veleggiare il Milan al primo posto con 28 punti su 30 disponibili al momento non ha ancora rinnovato.
Ecco, su questo punto mi sento molto più tranquillo. Stefano Pioli è uomo serio e di parola. Lui stesso ha dichiarato che non ci sono problemi per il rinnovo e, a meno di “scherzi” da parte della dirigenza, l’allenatore rinnoverà se non altro per portare avanti lo splendido lavoro che ha fatto finora.
Il Milan, come è suo costume, sta lavorando in silenzio per continuare a ricostruire e crescere. Aspettiamo quindi i rinnovi di Bennacer, Theo ed il Mister e nel frattempo esce la notizia che la società ha stretto una partnership di sponsor con Gatorade. È il ventiseiesimo (26) sponsor che Ivan Gazidis e il suo reparto di marketing hanno portato quest’anno. La crescita passa anche dal grandissimo lavoro del nostro CEO e dei suoi collaboratori.
Un ultimo pensiero su ciò che scrivono i media in generale: un noto quotidiano sportivo torinese oggi sulle sue pagine fa delle analogie tra la situazione del Milan odierno e quello che vinse il titolo nel 1955. Si legge: “Da un giovane Cesare Maldini a Daniel – scrive il giornale torinese -, dallo svedese Nordahl a Ibrahimovic. Chi vuole, può sognare: la storia stesso gioca col destino, ma quel Milan perse la prima gara a Roma all’undicesima”. Dato che la prossima sarà la undicesima di campionato e il Milan giocherà proprio all’Olimpico contro i giallorossi, Tuttosport gioca con la scaramanzia e i ricorsi storici.
Questo Milan è forte. Lo ha dimostrato anche in queste ultime tre giornate dove ha vinto anche contro la sfortuna e comportandosi da big facendo partite sporche ma portando a casa il risultato. Vincerà lo scudetto come nel 1955?
Non lo so ma, facendo i debiti scongiuri accompagnati dai classici gesti apotropaici, ovviamente ce lo auguriamo ma non pensiamoci troppo.
Intanto godiamoci questi ragazzi ed il loro percorso, che da due anni a questa parte ci stanno facendo di nuovo appassionare come non era mai successo prima.
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