22 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Pioli: rabbia e delusione ma ci crede ancora

Stefano Pioli suona la carica

Il Mister si aspettava un regalo di compleanno differente ma …

Stefano Pioli si aspettava sicuramente un regalo differente per il suo compleanno. Oggi il nostro Mister compie 56 anni (auguri!) e ieri sera pensava che i suoi ragazzi avrebbero fatto una prestazione ben diversa contro il Porto. Rendendosi conto di ciò che già sapevamo e cioè che il Porto è una squadra rognosa, che occupa molto gli spazi con pressing e agonismo e che butta spesso la partita sul piano fisico, le assenze di Kessie, Theo, Rebic e Brahim si sono purtroppo fatte sentire. Ma anche quella di Maignan, oseremmo dire. Non vogliamo mai attaccare uno dei nostri e sosterremo Tatarusanu fino alla morte finché sarà un giocatore rossonero … ma forse il francese il tiro di Luis Diaz l’avrebbe almeno deviato.

Probabilmente Kessie non sarebbe finito a terra al posto di Bennacer in occasione del goal, avrebbe concesso meno a centrocampo, Theo avrebbe impensierito di più i portoghesi invece di Ballo-Touré, Rebic avrebbe potuto sostituire uno stanco Leao e Brahim avrebbe impensierito di più la retroguardia del Porto invece di un inconsistente Krunic.

Siamo però nel campo delle probabilità. Ciò che è certo sono tre cose: la prima è che il Milan ha giocato la sua peggior partita finora in questo cammino di Champions League, la seconda è che dopo tre partite siamo ancora a zero punti mentre il Liverpool viaggia a punteggio pieno seguito da Atletico Madrid e Porto con 4 punti e la terza è … che non è ancora finita.

“It ain’t over ’till it’s over” recitava il titolo di una famosa canzone del rocker Lenny Kravitz ovvero “non è finita finché non è finita” e Pioli ieri sera ha rilasciato questa dichiarazione: “Ibra dice che dobbiamo crederci? Certo, le seconde sono davanti a noi di 4 punti. Anche se è facile a dirlo ma sarà più difficile metterlo in campo”.

La matematica ancora non ci condanna. Sempre parlando di probabilità, vincendole tutte da qui in poi e aspettandosi di veder perdere alcuni degli avversari potrebbe essere fatta. Come ha detto il nostro coach però è facile da dire ma sarà più difficile mettere in pratica.

In ogni caso crediamoci fino alla fine. Se è vero che esiste un Dio del Calcio vorrà farci recuperare infortunati e malati e farci affrontare le restanti partite con una formazione ed una panchina al completo.

Da oggi in poi il nostro cammino nella competizione europea più importante potrebbe finire ma potrebbe anche continuare. Dipende un po’ dagli altri (dobbiamo sottolineare per l’ennesima volta un errore arbitrale che ci ha penalizzato in occasione del goal del Porto?) ma dipende ma soprattutto da noi.
Crederci sempre, arrendersi mai !!!


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