L’Editoriale del Direttore
di Fabio Caserini.
I commenti a caldo riflettono sempre le emozioni del momento. Come qualcuno ha detto i tifosi si ricordano sempre i brutti momenti ma dimenticano in fretta quelli belli.
Ieri sera tutti quanti avremmo voluto dirgliene quattro di persona a Stefano Pioli.
Il Mister ha fatto un ragionamento semplice: ho da affrontare la Lazio che è seconda in classifica e lo è perché ha la seconda miglior difesa del campionato (solo 2 gol subiti in più del Napoli capolista, sennò sarebbe la prima) pur avendo sostanzialmente un attacco simile al nostro per numero di gol fatti.
Inoltre devo affrontare l’Inter in semifinale di Champions League che ha il secondo miglior attacco del campionato, sempre dopo la capolista Napoli.
Pertanto mi occorre avere i migliori pronti per queste due sfide, senza acciacchi e senza infortuni.
Ha quindi messo in campo le sue riserve migliori con la speranza di portare a a casa i 3 punti magari con un solo gol di scarto… ma sempre 3 maledetti punti.
Il ragionamento non fa una grinza però se dobbiamo imputare un difetto a Pioli è quello di essere testardo e di metterci sempre un po’ di tempo a capire dove sbaglia.
Lo si è visto in gennaio, quando la squadra imbarcava carrettate di gol e lui insisteva con il suo modulo preferito (con l’aggravante che i segnali c’erano già da novembre) e lo si è visto in tempi recenti quando fa il ragionamento sopra descritto continuando a sbagliare perché a logica è di mettere i migliori, chiudere subito la partita e poi fare anche 5 cambi immettendo le seconde linee.
Qualcuno ha detto che anche in questo caso non si avrebbe la sicurezza di avere un risultato positivo e che in più si rischierebbero i titolari migliori … ma è pur vero che due indizi fanno una prova e che per la seconda volta il Mister è caduto nello stesso errore perdendo punti preziosissimi.
La formula magica non esiste ed è anche vero che Pioli da tre anni e mezzo sta facendo il massimo con ciò che la società gli mette a disposizione (e per favore non tiriamo fuori la storia del “presidente che non mette i soldi” perché conosciamo tutti benissimo il percorso di risanamento del Milan)…
E il massimo fatto finora è assolutamente da apprezzare: secondo posto stagione 20/21, scudetto stagione 21/22, semifinali di UCL stagione 22/23.
Il tutto senza avere i tanto decantati campioni che altre squadre hanno in rosa ma che si ritrovano tutte e cinque (più noi) in soli 6 punti a lottare per avere uno dei 3 posti in zona Champions rimasti.
Pioli sta sbagliando? Sì.
Può recuperare? Sì.
Non dimentichiamo che le nostre avversarie avranno scontri diretti importanti nei quali si sottrarranno punti a vicenda e qui Pioli dovrà fare il massimo per sfruttare la situazione.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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