Alle 6.45 del mattino dopo Monza-Milan ritorno su quanto ho scritto nella mia analisi di ieri. Ho avuto occasione di sentire l’intervento di Pioli nel post-partita e l’ho sentito dire con la sua viva voce che nella prima mezz’ora il Milan ha giocato bene e ha fatto delle buone cose mantenendo la partita in equilibrio.
Non vorrebbe essere un paragone sacrilego ma questa stagione mi sembra di viverla come i tifosi interisti quando hanno creato la loro canzoncina che recitava “pazza Inter amala” perché erano disperati dal tifare una squadra che in un turno faceva una partita stellare e a quello dopo, magari contro una provinciale, sembrava la squadra dell’oratorio sotto casa.
Abbiamo potuto vedere un Milan che ha impacchettato il Rennes riducendolo ad uno “sparring partner” e confezionando una partita da grande squadra poi, al turno successivo, abbiamo visto scendere in campo un altro Milan … una squadra che ne combina di tutti i colori … prima va sotto di due gol , poi li rimonta e poi ne prende altri due.
Mentre il suo allenatore dice che nella prima mezz’ora ha giocato bene … alla fine del match le statistiche parlavano chiaro: 50% di possesso palla, 17 tiri di cui 6 in porta … ma il Monza ha prodotto 12 tiri di cui 6 in porta , quindi nettamente più efficace!
Mi è toccato sentire il nostro Mister dire che dopo il pareggio (magnifico di Giroud e Pulisic) la squadra “è andata in trance agonistica e ha pensato persino di vincerla” …. E che diavolo dovevamo fare, Pioli? Accontentarci del pareggio? Hai buttato dentro un Leao ed un Pulisic ancora non al 100% per accontentarti del pareggio? Solo perché eravamo in 10??
Si dirà che Thiaw era fermo da due mesi e mezzo e che Pioli non poteva ancora una volta schierare Kjaer, giocatore che magari schiererà giovedì a Rennes … ma come un gatto che si morde la coda ritorniamo a parlare degli infortuni causati da preparazione non adatta al gioco imposto alla squadra e che ha causato una strage di infortuni muscolari. Mi spiace ripetermi ma sono sempre convinto che la colpa di questo fatto sia di Pioli che, non dimentichiamolo, è anche il responsabile dei preparatori che lui stesso ha scelto.
Così come aver dato l’avvallo all’acquisto di giocatori proposti dallo scouting e continuare ad insistere facendoli giocare in modo che non sono consoni alle loro caratteristiche. Capisco che devi far riposare Leao perché ha un fastidio muscolare (ma davvero? Che strano …) ma non puoi pretendere che Okafor giochi come il portoghese perché non è nelle sue corde.
Se la tua squadra è stata costruita per il 4-3-3 perché la fai scendere in campo con il 4-2-3-1 sapendo benissimo che Adli non è adatto a giocare in un centrocampo a due?? Difatti Yacine ha reso molto bene quando in campo i centrocampisti erano tre … Bennacer ieri sera ha dovuto coprire laddove Adli non lo faceva e i risultati si sono visti…
Perché insisti a pensare che Jovic sia il sostituto di Giroud quando tutti i goal che ha fatto finora li ha fatti subentrando e da attaccante aggiunto??
Indipendentemente da come proseguirà il cammino in Europa League, da come andrà avanti il campionato e persino dal fatto che magari vinceremo il prossimo derby (magari!!!) auspico che a giugno sulla nostra panchina sia seduto un allenatore che capisca quali giocatori manda in campo e che caratteristiche hanno, magari valutando se siano compatibili tra loro.
Un allenatore che non li ingabbi in schemi rigidi o che chieda loro a partita in corso di giocare in un modo e 15 minuti dopo di fargli fare altro e poi cambiare ancora …
Un allenatore che non faccia acquistare un mediano dal Valencia per fargli fare in una partita l’esterno, in quella dopo il terzino e in quella dopo ancora il mediano …
Un allenatore che non avvalli l’acquisto di un ala destra da 38 milioni e poi non la faccia giocare mai , facendo sfinire l’altra a disposizione (e poi mi tocca leggere di gente che dice che Pulisic ha uno storia importante di infortuni …. ma smettetela … ci sono Pulisic e Chukwueze ma l’americano gioca sempre e 38 milioni sono quasi sempre in panchina a far niente!).
Bisogna prendere il coraggio a due mani , fare piazza pulita in quella panchina e puntare sull’uomo giusto, con lo staff giusto … e non necessariamente deve essere un allenatore famoso e strapagato.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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