16 Settembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Provo a sbrogliare la matassa …

Premessa: sono solo le prime 2 giornate e certamente non possiamo dire che la stagione sia già compromessa. È però palese che ci siano parecchie cose che non vanno. Da osservatore e non da tecnico, come lo siamo tutti (vero? Ricordiamocelo quando commentiamo),  posso ricordare che il Milan ha fatto un pre-campionato che ci ha regalato soddisfazioni.

Sicuramente, pur essendo calcio d’agosto, è stato un pre-campionato nettamente migliore rispetto a quello dello scorso anno: 4 vittorie ed 1 pareggio, una cosa che con Pioli non abbiamo visto almeno negli ultimi suoi due anni precedenti. I ragazzi poi si presentano alla prima giornata che riescono a raddrizzare sul finale di partita e in più ci offrono l’indecente spettacolo della seconda giornata, quella contro quel Parma che sembrava il Real Madrid in allenamento contro la Pro Sesto.

Cosa è cambiato? Cosa è successo? Abbiamo visto un Milan veloce, aggressivo e con ottime verticalizzazioni contro le squadre blasonate incontrate in agosto improvvisamente sostituito  da una squadra di zombie nelle prime due di campionato. Giocatori lenti e a volte in confusione in una squadra che si è fatta infilare in contropiede con estrema facilità.

Cominciamo ad esaminare l’intera situazione a partire dalle ultime due stagioni precedenti.

Il Milan di Pioli della prima stagione post-scudetto è il figlio di una squadra alla quale sono stati tolti alcuni riferimenti importanti, in particolare un giocatore che non possiamo sicuramente considerare un campione assoluto ma assai essenziale per l’economia del gioco della squadra e cioè Franck Kessié. 

Pioli quindi si affida ad un altro giocatore, anch’egli non un mostro, trasformandolo in un jolly tuttofare: Rade Krunic. Risultato finale: un quarto posto stiracchiato ottenuto anche perché la Juventus fu penalizzata in classifica di 10 punti.

La stagione successiva, con l’avvento di Red Bird, Pioli viene accontentato nel suo desiderio di avere una squadra votata all’attacco e il mercato vede arrivare ben 10 nuovi giocatori. Il risultato finale in campionato è meglio di quello precedente, un secondo posto, ma pesano le bocciature prima in Champions League poi in Europa League e soprattutto il grande numero di derby tutti persi. Inoltre lascia il ricordo di una marea di goal subiti.

In entrambe le stagioni Pioli si affida alla presenza di un leader e un motivatore come Zlatan Ibrahimovic , arrivato nella stagione dello scudetto. Sappiamo che Pioli poi fu esonerato a fine stagione.

Quest’ultima decisione, già nell’aria da prima di Natale quando Gerry Cardinale digerì malissimo l’esclusione dalla Champions League, venne presa a gennaio/febbraio e poi resa nota a Pioli a maggio. Questa è solo una delle decisioni successive che furono eseguite in estate ma prese in inverno, quando Zlatan Ibrahimovic stava già entrando in Red Bird. Parlo dei mancati rinnovi di Giroud e di Kjaer.

Diciamo quindi che intorno a marzo la dirigenza rossonera era perfettamente conscia che doveva sostituire l’allenatore, comprare uno o due attaccanti , un centrale difensivo e un centrocampista difensivo … e sapeva che la squadra veniva da 5 anni di Stefano Pioli.

Dirlo ancora una volta rischia di diventare noioso ma Red Bird vuole rispettare il business planche ha steso quando ha acquistato il Milan e da quello non si vuole scostare. Sappiamo infatti che questo prevede che la società possa spendere in base a ciò che introita, sia come incassi che come marketing che come player trading. È una cosa rispettabile e sicuramente responsabile, dato che fa evitare che la società si ritrovi nuovamente immersa nei debiti a causa di spese ingenti a fronte di incassi non propriamente brillanti … soprattutto dopo aver raggiunto finalmente il segno positivo in bilancio in due anni consecutivi.

La prima domanda che posso farmi quindi è: se sono decisioni assunte in inverno, perché arrivare ad agosto per acquistare i giocatori necessari?

Va bene, qualcuno potrebbe obiettare che non tutte le trattative filano lisce come l’olio. Però mi domando: se si punta su Zirkzee e ad un certo punto si sbatte contro il muro rappresentato dalla richiesta di una enorme commissione da parte del suo agente, perché si continua ad insistere lasciando passare le settimane? 

Ugualmente lo stesso pensiero lo possiamo fare per Emerson Royal. Non posso giudicare il giocatore perché è arrivato qualche giorno fa e deve ancora dimostrare di valere il tempo che si è speso per farlo arrivare … ma ne valeva la pena?

Ovvero … ne valeva la pena di fare aspettare il nuovo allenatore per avere un terzino come lui? Non ce ne erano altri altrettanto validi e disponibili prima?

Inoltre mi faccio ulteriori domande, come ad esempio: se ho un nuovo allenatore, il quale sicuramente porterà nuove idee di gioco e di allenamento, perché lo devo costringere a fare i salti mortali per mettere insieme una squadra quando ha chiesto espressamente di avere determinati giocatori funzionali alla sua idea di gioco però  non li ha fino alla fine del mercato o quasi?

A maggior ragione poi se vogliamo credere alla corrente di coloro che affermano che i contatti con Thiago Motta, con Conte, con De Zerbi sono tutte fandonie inventate dai giornali e che Fonseca era la prima scelta per il dopo-Pioli. 

Hai deciso a marzo che Fonseca è il tuo allenatore e per le più svariate ragioni di comune accordo con lui si decide che la notizia non deve trapelare fino a maggio …. quindi perché non imposti un mercato veloce con obiettivi ben precisi, anche spendendo di più (Zlatan stesso ha dichiarato in conferenza che Cardinale gli aveva concesso di spendere di più ma lui ha risposto che non era necessario) di modo da consegnare a Fonseca una squadra completa per il giorno del raduno?

Il voler insistere a non piegarsi a determinate richieste economiche o ad ottenere di pagare il cartellino di un giocatore per quanto si è deciso di spendere e non di più, fa sicuramente onore ma poi sono scelte che portano a vedere partite orrende come quelle viste finora. 

È chiaro che quello attuale è un trend che non può durare e tutti ci auguriamo che sin dalla prossima partita sabato sera contro la Lazio si cominci a vedere una squadra differente e che ci porti in casa i tre punti ma … sarà una cosa che hanno preventivato?

In pratica, sapendo di dover cambiare allenatore, impostazione di squadra, impostazione di gioco, cambio di mentalità dopo 5 anni di Pioli, in dirigenza hanno preventivato di poter perdere partite e punti pensando poi di recuperare a posteriori? Cioè un azzardo che è probabile che non ci si possa permettere?

Oppure hanno preventivato che in questa stagione,  a causa di tutti questi cambiamenti , si debba puntare all’obiettivo stagionale minimo (quello che garantisce di rispettare il business plan) per poi andare in crescendo dalla prossima?

Perché se fosse l’ultima che ho detto, è chiaro che sono cose che non ci verranno mai a dire. Nessuno al mondo dirà mai “quest’anno non puntiamo allo scudetto e nemmeno alla Champions perché dobbiamo rispettare il business plan quinquennale che abbiamo cominciato lo scorso anno” … è ovvio. Non sarebbe rispettoso nei confronti dei tifosi, avvantaggerebbe le concorrenza e nessuno vuole credere che questa ipotesi sia veritiera … ma ci sono dei segnali che lo fanno intendere.

Si doveva prendere un attaccante, un centrocampista, un centrale ed un terzino? Fatto! Occorre un altro attaccante nel caso si rompa il primo? Okay ma al massimo 15 milioni … non trovo nessuno? Mi accontento di Jovic oppure utilizzo Okafor. Nessuno dei due è una prima punta? Si adatteranno … ricordiamoci il business plan… perché per questa stagione l’obiettivo è quello minimo stagionale. Poi a squadra rodata, la prossima stagione la rinforzeremo ancora di più.
Viene questo sospetto ….. spero sia solo frutto della mia fantasia ma una vocina in fondo al cervello lo sussurra.

Così come viene il sospetto che Theo, che si è fatto una lunga stagione tra campionato, coppe ed Europeo sempre in forma, non rincorra l’avversario a Parma non perché deve ancora smaltire i carichi di lavoro della pre-season ma perché ha visto davanti a lui un suo compagno di squadra che percepisce uno stipendio da 7 milioni fare una partita da 4 in pagella … lui ancora non li prende ei gli girano ….

Un sospettino rafforzato dal vedere che Reijnders, uno che ha fatto la stessa lunga stagione, gioca nettamente meglio … così come il compagno di nazionale Fofana.

Voglio fortissimamente che dalla prossima partita il mio Milan mi smentisca dandomi due sonori schiaffoni, vincendo e convincendo contro la Lazio e urlandomi in faccia “Hai visto, uomo di poca fede ???

Di certo ho provato a sbrogliare la matassa ma non ci sono riuscito. 

Forse ho indicato in qualche maniera da dove cominciare … ma questo dovrà essere il dovere di Zlatan Ibrahimovic che si è assunto l’ingrato compito di fare gli interessi di Red Bird ma anche di pensare al bene del Milan … non saprei, forse anche lui dovrebbe essere più pragmatico ed evitare qualche volta di voler apparire come il fenomeno della situazione.