
No, ma non è neanche il Milan …
Ripenso continuamente alla partita di ieri sera e l’unica cosa che mi viene in mente è che il Feyenoord gioca in un campionato dove, di solito, dominano due squadre: Ajax e PSV Eindhoven. Ogni tanto, una terza squadra riesce a inserirsi tra le prime, come l’ex squadra di Reijnders, l’AZ Alkmaar, o lo stesso Feyenoord, che con Arne Slot – ora allenatore del Liverpool – ha vissuto momenti di gloria.
Eppure, il Milan dei “Fantastici Quattro”, tanto osannati dai media italiani, ieri ha fatto una figura pessima contro il Feyenoord. Stiamo parlando della quinta in classifica di un campionato che non rientra nemmeno tra i top cinque d’Europa! E già mi trattengo a definirla solo “pessima”, perché ci sarebbero aggettivi ben peggiori per descrivere la prestazione.
Se fosse stata un’eccezione, un episodio isolato, ci passerei sopra. Direi che può succedere, che ci sarà la gara di ritorno e che il Milan avrà modo di rimediare senza troppi problemi.
E invece no. Il problema è che questa non è un’eccezione, ma quasi sempre la regola. Il Milan di questa stagione è una squadra che si aggrappa disperatamente agli strappi dei singoli: ai colpi di Leão, alle invenzioni di Pulisic, alle progressioni di Theo Hernandez. Quando questi giocatori vengono neutralizzati o non sono in serata, la squadra si scioglie come neve al sole.
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