1 Luglio 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

RedBird, Investcorp e ilSole24Ore: solo illazioni

Qualcuno tra i più attenti di voi avrà notato che è da ieri che si torna a parlare di Milan ed InvestCorp. Il Sole 24 Ore, in un articolo a firma Carlo Festa, è tornato a parlare del fondo di private equity del Bahrein che nel 2022 si era fatto avanti per acquistare il Milan dalla Elliott Management Corporation

Secondo il giornalista Investcorp potrebbe scendere nuovamente in campo come investitore nel Milan al fianco di RedBird Capital. A quanto pare però sono illazioni di cui si fa carico il giornalista e che il quotidiano economico ha pubblicato per evidente scopo di acchiappare qualche lettore in più tra gli sportivi e non solo tra banchieri ed investitori.

RedBird a quanto pare invece non ha alcuna intenzione, e nemmeno l’interesse, di cedere il comando del club rossonero. Ovviamente, essendo RedBird un fondo impegnato nella valorizzazione di un club storico come il Milan che nel progetto comprende anche la costruzione di uno stadio di proprietà (con annessi e connessi), è sempre alla ricerca di nuovi partner sulla scena internazionale. Il Medio Oriente in questo senso è una regione di grande interesse per il Milan. Infatti è recentissima la nascita della nuova sede distaccata del Milan negli Emirati Arabi Uniti, Casa Milan Dubai.

Cosa molto differente invece è scrivere che RedBird stia valutando un riassetto ai vertici del Club. Detto che non ci sono conferme di un contatto tra RedBird e InvestCorp (e nemmeno che siano in programma incontri), vorremmo riassumere un attimo ciò che accadde nel 2022 quando il fondo di private equity del Bahrein manifestò l’interesse di rilevare la società AC Milan da Elliott Investments.

Prima di tutto c’è da ricordare che nella cordata c’era un intermediario che rispondeva al nome di MFO (Multi Family Office Equity Partners), piattaforma d’investimento con a capo il finanziere italo-americano Carmine Villani e della quale non si conosce ancora oggi la sede societaria.

Villani sosteneva che InvestCorp si sarebbe  “impegnata sia ad acquisire tutte le quote di maggioranza del Milan sia a garantire il successivo investimento sul mercato di 300-400 milioni di euro, per riportare subito la squadra al livello più alto d’Europa”.

Perché Elliott quindi decise poi di vendere a RedBird e non al fondo del Bahrein?
Semplicemente perché il fondo non offriva quello che Villani dichiarava. Non è vero che Investcorp avrebbe investito 1,2 miliardi cash senza ottenere un prestito. 

Secondo una recente analisi pubblicata sempre da Il Sole 24 Ore, il fondo arabo si sarebbe indebitato per tre quarti della somma messa sul piatto in sede di trattativa, cioè circa 940 milioni.Gerry Cardinale invece, fondatore e CEO di RedBird Capital Partners, attuale proprietario del Milan, ha ottenuto un prestito nell’accordo con Elliott per meno della metà della medesima cifra, cioè 550 milioni. Tale prestito è prassi comune in alta finanza tra fondi che, essendo tali, sono ben accorti alle loro liquidità e l’interesse del finanziamento permette al fondo creditore di impiegare nel frattempo i soldi in altri investimenti che offrono maggiori potenziali di crescita.

Pertanto, come riportano alcune testate tra le più autorevoli che si occupano di Milan, l’indiscrezione che dall’alba sta circolando su più testate (e sui social media) fa parte di una montatura mediatica atta a screditare RedBird e la solida base finanziaria del fondo di Cardinale, sicuramente non impacchettata da “fonti vicine al Milan”, per citare invece ciò che dichiara l’articolo del Sole 24 Ore.
Carlo Festa, ahimè, non è nuovo a questo tipo di articoli, che pubblica anche su un suo blog privato.