L’opinione
di Antonio Scibetta
Milan Napoli è stato sempre uno scontro affascinante e mai una partita banale. Per Pioli sarà l’ennesima prova in cui dovrà dimostrare di essere tecnico da Milan. E sì perché, quest’anno il tecnico, già a metà stagione, è stato messo sul banco degli imputati, ritenendolo il maggior colpevole dell’andamento altalenante della squadra.
Nulla vale aver raccolto gli stessi punti della stagione dello scudetto, come nulla vale essere arrivato in semifinale di Champions lo scorso anno, perché aver perso malamente derby in continuazione ed essere uscito dalla coppa nei gironi eliminatori è qualcosa che brucia troppo e cancella in molti tifosi il recente passato.
Gli si rimprovera di essere aziendalista eccessivamente, di non avere dei preparatori all’altezza, data la caterva di infortuni, di avere sbagliato il mercato dato che aveva avuto più poteri in tale ambito. Possibile e in parte vero, ma in verità ci sarebbe da dire che ha dovuto fare di necessità virtù pure, visto che anche gli infortuni fanno parte del fato e non solo dipendono dalla preparazione atletica. Sicuramente la stampa non è benevola con il Milan, le prime pagine è sempre bene, per i giornali sportivi dedicarle a chi compra a rate e con pagherò o investe solo su parametri zero.
Questo è lo specchio della società attuale: chi cerca di avere i conti in ordine e muoversi all’interno delle regole viene massacrato di critiche e chi invece se ne infischia e va avanti cercando di rinnovare prestiti a tassi usurai gode. Marotta sa investire, invece chi sta portando avanti un progetto serio e concreto di costruzione di un nuovo stadio no.
Il Milan già con Elliot e oggi RedBird appare antipatico perché probabilmente non ama foraggiare certe testate giornalistiche e adotta sempre un profilo basso, anche quando ci sarebbe da alzare la voce e farsi sentire. Sembrerebbe che i problemi dei rinnovi ce l’abbia solo il Milan e che la società si stia preparando ad una smobilitazione totale: Leao è già del PSG, Maignan non rinnova perché è del Bayer, forse Theo di qualche altra pretendente. Non so perché, ma si parla solo di Milan in accezione negativa!
Parte dei tifosi delusi cavalcano l’onta di questo pessimismo diffuso. Per non parlare del casting dell’allenatore: dopo Conte, Thiago Motta, ora ci sono nuove ipotesi tra le più disparate, vedasi Lopetegui o altri.
Io personalmente a questo massacro mediatico non ci sto, preferisco supportare sempre e comunque la squadra fino a fine stagione e poi tirare i conti. Pioli avrà anche delle colpe ma non è normale mettere in croce un allenatore tutto l’anno ad obiettivi in corso. Sicuramente la storia d’amore tra il tecnico e il Milan probabilmente finirà a fine stagione, ma ci vuole comunque rispetto per l’uomo che non ha mai peccato di educazione ed ha sempre avuto toni pacati e misurati.
Non so se in questo contesto dovrebbe lo stesso Pioli chiederei di andare via, “tutto questo perché? Per un futuro diverso. Embè? Il futuro è passato, e non ce ne siamo nemmeno accorti.”
Sarà giusto che le strade si dividano perché “Invece di inseguire un’impossibile felicità, forse è meglio prepararsi qualche piacevole ricordo per il futuro”.
Sì sperando che ,come molti auspicano, il futuro sia migliore senza di Pioli.
Antonio Scibetta è un appassionato tifoso milanista, editorialista attento e preciso. Come gli altri collaboratori di questo sito è membro del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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