Il Milan in 10 strappa la vittoria Genova
Ormai lo ripetiamo come se fosse un mantra: non esistono partite facili in Serie A. Per rendersene conto basti guardare la posizione in classifica della sorprendente Salernitana che oggi se la giocherà allo Stadium contro la Juventus (appena tre punti sopra).
Si sapeva quindi che contro la Samp non sarebbe stata facile, contrariamente a quanto invece pensavano la maggior parte dei tifosi solo perché i Doriani erano terzultimi.
Il Milan parte bene con un bel goal di Messias al 5’ su azione corale Leao-Giroud-Leao. Quest’ultimo serve in assist al brasiliano che insacca molto bene.
Il Milan macina gioco mentre la Samp si rende pericolosa colpendo una traversa. Nel frattempo Leao rimedia il primo giallo, secondo me corretto, per una gomitata contro un avversario mentre era in attacco. Al 20’ De Ketelaere segna “di spalla” su cross ma il goal viene annullato per fuorigioco di Giroud … annullamento che onestamente facciamo fatica a capire.
In retroguardia si notano un ordinato Kjaer, un Capitan Calabria in formato De Luxe mentre Kalulu stranamente appannato che commette più di un errore. A centrocampo invece i due guerrieri Tonali e Pogeba fanno un gran bel lavoro. L’inossidabile Giroud in avanti , del quale si temeva la tenuta fisica dopo essere sempre stato impiegato a causa dei forfait di Origi e Rebic, si rende sempre pericoloso e partecipa alla grande alle manovre d’attacco dei compagni. Audero gli nega spesso il goal.
Nel secondo tempo il fattaccio: in area Leao tenta una rovesciata a rete su uno spiovente. Il suo avversario, capendo cosa sta per fare, ci mette la testa e il portoghese lo colpisce involontariamente.
Sarebbe stata la classica situazione nella quale un arbitro normale avrebbe fischiato fallo in attacco e punizione per gli avversari ma invece Fabbri decide di estrarre il secondo giallo e Leao deve uscire dal campo.
Lo ripeto, in un campionato normale le cui partite sono dirette da arbitri normali, una cosa del genere sarebbe stata punita in maniera normale ma Fabbri invece decide di fare il fenomeno e condizionare da lì in poi la partita.
Il Milan in 10, privato di uno dei migliori in campo e dell’uomo che spesso crea azioni pericolose, comincia quindi a subire le pressioni doriane e al 57’ c’è il pareggio blucerchiato. Djuricic è bravo a tagliare sul primo palo e di testa anticipare tutti, tagliando fuori Maignan.
Come sempre ci ha abituati il Milan non si perde d’animo e reggendo gli assalti della Samp prova comunque a ribaltare la partita. Prima al 53’ ancora con Messias (tiro sopra la traversa), poi con Theo al 63’ ed infine guadagna un rigore per un nettissimo mani in area di Villar che Giroud insacca meravigliosamente al 68’.
Finale concitato con la clamorosa doppia occasione per la Samp. Maignan para su Gabbiadini due volte, la seconda di… petto e l’espulsione di Giampaolo per offese all’arbitro Fabbri.
Il Milan ”non molla l’osso” e si ritrova temporaneamente primo in classifica alla pari con quel Napoli con cui avrà uno scontro diretto domenica prossima , privo però di uno dei suoi uomini più pericolosi … Rafael Leao. Consola che nemmeno Osimhen sarà della partita e vediamo cosa saprà inventarsi Pioli, sperando che in attacco Origi possa far rifiatare Giroud che finora ha fatto vedere quale grande professionista sia.
Il Milan comunque ancora una volta dimostra a tutti quanti che è una squadra forte, che non è in testa per caso e che non è per niente intenzionato a confermare i pronostici dei cari giornalisti nostrani che non lo vedono come favorito per la vittoria finale. In alcune occasioni o per alcuni giocatori deve ancora trovare la quadra ma nel giro di qualche settimana tutti i tasselli saranno sistemati, ne siamo convinti.
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