Aleksander Čeferin è un avvocato e dirigente sportivo sloveno con cittadinanza inglese, settimo presidente della UEFA dal 14 settembre 2016. Questo è quello che recita Wikipedia a proposito del famigerato presidente del massimo organismo europeo (ma la sua giurisdizione si estende oltre tali confini) in fatto di football.
Famigerato perché per come tratta i club europei spesso è stato malvisto di tifosi della maggior parte delle squadre. La sua antipatia verso il progetto “SuperLega”, nata e morta nel giro di due giorni un po’ di mesi fa e del quale fanno ancora parte Barcellona, Real Madrid e Juventus, è nota a tutti e Čeferin ha sempre sbandierato la sua avversione a tale progetto al grido “il calcio è di tutti e non è un fatto elitario”.
Di fatto però ciò che sta accadendo ormai da tempo sotto gli occhi di tutti è che all’interno delle varie leghe appartenenti alle varie nazioni ci sono club che economicamente, e conseguentemente anche tecnicamente, possono permettersi di spendere e spandere comprandosi giocatori promettenti a suon di milioni di euro.
L’ultimo caso riguarda il Liverpool che ha colmato il vuoto lasciato da Luis Diaz con Cody Gakpo, stella dell’Olanda e uno dei più forti attaccanti del panorama europeo, brillante protagonista in Qatar. Lo ha pagato la bellezza di 42 milioni di euro senza batter ciglio. E questo importo va a sommarsi a quelli spesi per assicurarsi Darwin Nunez e lo stesso Luis Diaz per un totale di 202 milioni in due anni.
Il Liverpool, come tutti sanno, non è l’unico club che può permettersi di sborsare cifre del genere ma anzi è persino uno dei più oculati tenendo conto che ci sono altri club con una potenza economica di tale portata come Arsenal, i due di Manchester, Newcastle, Chelsea e la maggioranza di tutti quelli appartenenti alla Premier League, senza dimenticare i succitati Real Madrid o Barcellona ma anche il PSG … di fatto una “SuperLega” con il benestare di Čeferin.
Nella speranza che le cose possano cambiare e che la UEFA possa benedire la strada imboccata dal Milan, e precedentemente dal Bayern Monaco, cioè quella dell’auto-sostenibilità … strada che passa particolarmente dall’avere uno stadio di proprietà che può garantire gli introiti che ad oggi il Milan non incassa dato che gli introiti dallo stadio di San Siro vanno a finire nel buco nero della quota affitto dovuta dal Milan (e dall’Inter) al Comune di Milano per l’affitto dello stadio stesso.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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