21 Novembre 2024

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Fatti ed opinioni su AC Milan

Stadio Milan: ore tese in consiglio comunale a San Donato con intervento delle forze dell’ordine.

In data odierna, 15 novembre 2023, è stata affrontata in consiglio comunale a San Donato Milanese la petizione contro il progetto del nuovo stadio del Milan, depositata lo scorso luglio e corredata da oltre 1.300 firme. Sono state 5 ore di discussione anche particolarmente accese tra contestazioni, polemiche, tre interruzioni e tanta tensione. È stato necessario anche l’intervento delle forze dell’ordine in sala.

Secondo quanto riportato da Il Cittadino (quotidiano locale della zona Sud Milano) il punto, di cui il Comitato promotore aveva chiesto il ritiro dall’ordine del giorno, è stato presentato dopo che il sindaco Squeri aveva auspicato il ritorno di un “confronto civile” e dopo un “question time” che ha affrontato la richiesta del Pd di avere informazioni dettagliate e precise sui tempi tecnici di incontri e confronti tra le parti interessate al progetto.

Question time che secondo i consiglieri Pd non avrebbe, citiamo testualmente, “sciolto la nebbia che da tempo avvolge tutta la vicenda“. Una situazione che ha dato vita a un aspro confronto tra maggioranza e minoranza, che ha contestato la scelta di trasformare la petizione in una mozione senza il coinvolgimento diretto dei promotori, ma anche con il pubblico, che ha in più occasioni rumoreggiato e contestato le dichiarazioni della maggioranza. Nel documento-risposta presentato dal sindaco, che ha ribadito come “il privato sta presentando un intervento privato su un’area privata di cui è proprietario“, è contenuto il rifiuto e lo schiacciante voto contrario alla mozione.

Il prossimo round, dunque, è atteso quando sarà finito l’iter istruttorio del Comune e il Consiglio sarà chiamato ad approvare o meno la variante di Sportlifecity (non del Milan, tende a precisare il Sindaco), soggetto che già oggi può costruire in base al vecchio progetto avendo ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie. Una volta approvata la variante (si stima entro fine anno-inizio 2024), partirà l’accordo di programma col coinvolgimento di tutte le PA interessate che – in base ad un calendario che verrà stilato – dovranno procedere con tutte le approvazioni e valutazioni necessarie.



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