6 Luglio 2024

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Fatti ed opinioni su AC Milan

Stefano Pioli: cosa occorre ancora per capire che il Milan ha il suo condottiero?

La storia degli inizi di Pioli ormai la conoscono anche i bambini. Arrivato come traghettatore nell’ottobre del 2019 ha lastricato la sua avventura al Milan con una strada fatta di riconquiste.
Dopo aver fatto in modo di lasciare a casa Ralf Rangnick che era in predicato di prendere il suo posto, ha riportato il Milan in Europa e successivamente in quella che conta, la sua casa naturale … la Champions League.

Poi, sempre lavorando sul concetto di squadra e seguendo i suoi ragazzi nei minimi particolari, si è concesso il “lusso” di vincere uno scudetto. E nonostante tre “riconquiste” (accesso Europa League e Champions League e poi Scudetto) tutti a dire che non è un grande allenatore che quelli veri e vincenti hanno altri nomi … ad esempio quello di Antonio Conte.

Quindi ieri sera sotto la fredda pioggia battente di Londra in uno stadio strapieno di tifosi degli Spurs si è di nuovo concesso un altro “lusso”: l’accesso ai quarti di Champions League a dispetto del vincente per antonomasia … proprio quel Antonio Conte. Lo ha fatto riportando il Milan ai quarti dopo la bellezza di 11 anni. Dopo settimane in cui è stato pesantemente criticato e nelle quali molti tifosi hanno chiesto la sua testa , l’allenatore del Milan si è ripreso tutto quello che era suo.

“Le esperienze fatte in Europa, soprattutto quelle negative, ci hanno aiutato a salire di livello. Ora dobbiamo approfittare di queste serate positive per crescere in autostima e giocarci i quarti con convinzione e con fiducia. Nello sport non c’è niente di impossibile” , queste le parole del nostro Mister nel post-partita di Tottenham-Milan.
Le parole di un allenatore con la A maiuscola, che sa come trascinare i suoi ragazzi e come motivarli e che si prepara alla prossima riconquista.
E pensare che un noto quotidiano sportivo nazionale aveva buttato là il nome di Luis Enrique per la sua sostituzione la prossima estate …


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