L’Editoriale del Direttore
di Fabio Caserini.
Piano piano, i nodi vengono al pettine …
Claudio Trotta, fondatore di Barley Arts e membro del Comitato “Sì Meazza” ha rilasciato una lunga dichiarazione ai microfoni di Tuttosport, ecco le sue parole:
“San Siro non sarà mai demolito. Non è neanche un’ipotesi plausibile, percorribile o che io voglia considerare. Potrebbe essere oggetto di interesse per tutte le manifestazioni musicali, non solo pop, rock e di musica italiana. Potrebbe essere utilizzato per l’opera e le grandi rappresentazioni teatrali, per altri sport, vedi il rugby, o per le partite del calcio femminile, che è in grandissima espansione. Il ricavato? Già oggi, dai concerti, con un utilizzo limitato a due mesi all’anno, è elevato. Una cifra da 8-9 milioni di euro, senza contare il ritorno dall’indotto“.
A parte che da un sacco di fastidio leggere che Claudio Trotta è membro del comitato “Sì Meazza” ma è anche il fondatore di Barley Arts la quale, per chi non lo sapesse, è uno dei più grandi organizzatori di concerti al mondo.
In oltre quarant’anni di carriera, Claudio Trotta ha prodotto e promosso oltre quindicimila concerti di artisti italiani e internazionali in tutto il mondo, tra i quali giusto per citarne alcuni AC/DC, Bruce Springsteen, Kiss, Lenny Kravitz, Deep Purple tra gli stranieri come Renato zero, Gianna Nannini, Tiziano Ferro e Niccolò Fabi tra gli italiani.
Ergo il motto “Sì Meazza” non è dettato dallo smisurato amore per il monumento storico o per il simbolo che lo stadio rappresenta per la città di Milano ma per il simbolo dell’euro (€) … quelli che entreranno in tasca a Trotta con la sua Barley Arts.
Ora si capisce come mai il rapporto con relativa proposta di ASM Global, altro organizzatore mondiale di eventi, che punta a riconvertire il Meazza in arena per spettacoli giace sul tavolo del sindaco di Milano Beppe Sala ormai da quasi un anno senza ottenere risposta. È chiaro, Sala che ha già collaborato con Trotta per eventi nella città di Milano preferirà far gestire il Meazza alla Barley Arts.
Va bene, San Siro non verrà demolito e verrà riutilizzato per concerti rock / musica italiana ma anche, nelle parole del “disinteressato” Trotta, per le partite delle nazionali di calcio e rugby.
Ci sono, a nostro modesto parere, un paio di cose che Trotta non considera quando dice che San Siro potrà essere riutilizzato per questi eventi e che in soli due mesi di utilizzo genera un guadagno di 8-9 milioni di euro.
San Siro, il Giuseppe Meazza, è uno stadio costruito nel 1926, ampliato ed alzato successivamente negli anni ma rimasto con una concezione di utilizzo diciamo “vecchio stile”, quello per cui è nato e cioè assistere alle partite di calcio. Nelle sue spirali cominciando dalla base fino al terzo anello non ha gli spazi per avere quelle utilities che uno stadio moderno può offrire quali bar di medio ed alto livello, Sky box per la visione privata degli eventi con servizio ad hoc, shop per la vendita del merchandising ma anche banalmente bagni puliti e funzionanti.
Se ne deduce che lo stadio di San Siro necessita di una profonda ristrutturazione necessaria per creare quell’indotto, di cui Trotta parla nell’articolo, che al giorno d’oggi è affidato a bancarelle di fast food e merchandising (più o meno ufficiale) che sono dislocate lungo tutto l’arco delle entrate allo stadio ma anche ai vari parcheggi intorno allo stadio (più o meno abusivi) tutti affidati ad organizzazioni indipendenti.
Lo stadio inoltre costa oggi a Milan ed Inter circa 17 milioni annui di affitto da pagare al Comune ed immagino che quest’ultimo, come succede anche per le abitazioni private, vorrà aumentare il canone una volta che gli attuali inquilini avranno cambiato casa.
Quindi tanti auguri alla Barley Arts ed al suo disinteressato fondatore Claudio Trotta che ha fiutato il business, insieme al sindaco. Cotto e mangiato.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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