21 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Tutti contro il Milan: creare casi dove non ci sono

Non bastavano i rigori, non bastavano i rinnovi o i labiali di Ibra e Lukaku. L’ ufficialità di ieri, ha dato il via all’ennesimo “caso” inesistente nella società rossonera. L’esclusione di Jens Petter Hauge dalla lista UEFA fa ovviamente dispiacere, soprattutto perché il ragazzo è capocannoniere rossonero ai gironi di Europa League al pari di Brahim Diaz. Se però analizziamo la rosa, è evidente che il ruolo di esterno sinistro sia il più coperto in assoluto.

Leao, Rebic, Mandzukic, senza contare che anche Brahim Diaz, Calhanoglu e Saelemaekers potrebbero essere spostati sull’out di sinistra in caso di emergenza, così come lo stesso Rade Krunic. Proprio il bosniaco era l’altro candidato principale all’esclusione tuttavia il centrocampo avrebbe potuto contare su soli quattro uomini, un numero congruo ma tutt’altro che rasserenante. Ricordiamoci che contro la Juventus, pur avendo quattro centrocampisti in rosa, Stefano Pioli ha dovuto utilizzare Calabria. Non solo per questo motivo ma il Milan perse quella partita mentre contro la Lazio, sul finire del 2020, il Milan è riuscito a vincere con Tonali e Krunic in mezzo al campo. Il classe ’93 non è stato infallibile negli scorsi mesi, ma resta un elemento molto utile e soprattutto polivalente.

Jens Petter è rimasto chiaramente deluso dalla scelta di Pioli e del Milan, ma questo non significa che il ragazzo sia stato scaricato o abbandonato. Infatti durante il mercato di gennaio la dirigenza rossonera ha nettamente rifiutato due proposte di prestito da parte del Bayer Leverkusen e del Southampton, segno che la fiducia è immutata. C’è da dire che i vincoli UEFA sono fin troppo stretti e costringono a rinunce dolorose. Il giocatore norvegese, recentemente intervistato da Kicker, si è dimostrato consapevole e sereno in merito al suo attuale ruolo in squadra: “So che ci vorrà un po’ prima che possa giocare con regolarità”. Le ultime apparizioni sono state tutt’altro che brillanti, ben lontane da quelle autunnali, ma non scordiamo che oltre alle 21 gare col Milan, Hauge ha disputato altrettante partite col Bodo da giugno a settembe, per un totale di 42 in otto mesi senza vacanze. Comprensibile che il ragazzo abbia finito la benzina: non parliamo di bocciature o di scaricare, per favore.

Determinata stampa fa di tutto per dare contro ad un Milan che evidentemente, nel suo percorso virtuoso di risanamento e di coesione, da fastidio a parecchi: dai dirigenti di altre squadre a opinionisti/giornalisti faziosamente di parte. Smettiamola per favore e godiamoci questo campionato che vede le prime 7 squadre accomunate nel giro di 10 punti … la Premier League sarà un bel campionato ma anche la Serie A ha molto da mostrare!


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