Tutti i giochi di parole che volete … ma è proprio determinANTE!

Ci si diverte spesso a giocare col suo nome ma Ante Rebic è davvero l’uomo in più per l’attacco

Per indispettire i suoi detrattori, Rebic nel corso della scorsa annata e al principio di questa si è dimostrato spesso il risolutore, l’uomo dei gol pesanti. Ora è anche degli assist preziosi. Ieri non solo si è tolto la soddisfazione di realizzare un gol ad “Anfield”, quello del momentaneo 1-1, ma ha messo anche lo “zampino” nella costruzione della seconda rete messa a segno dal Milan contro il Liverpool, realizzata poi in scivolata da Brahim Diaz.

Dovessimo raffigurarlo in una immagine dal sapore evocativo, dovremmo farlo con l’armatura di Russel Crowe ne “il Gladiatore”. Perché così ha fatto , sia ieri che contro la Lazio nell’ultima di campionato: si è battuto giocando il suo calcio, fatto di corsa, fatica, sacrificio e scontri ma anche di giocate di grande classe. Certo, non è infallibile (ma chi lo è?), ma l’attaccante croato è fatto così, prendere o lasciare. Una cosa è certa: non si dà mai per vinto e in campo attacca briga con tutti, nel senso sportivo del termine, sbattendosi ora sull’esterno ora in area di rigore.

In un modo o nell’altro Rebic c’è sempre. È pronto, come ieri sera, quando c’è da buttarla dentro al primo tiro, ed è decisivo, come contro la Lazio, quando bisogna apparecchiare il goal per i compagni (da applausi il doppio assist per Leao e Ibrahimovic). Pioli sa di poter contare su Rebic, anche a gara in corso.

Quindi andiamo pure avanti a giocare col suo nome: gigANTE, devastANTE … ma Rebic è ormai determinANTE!

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