Il Milan è tornato vittorioso da Salerno, dove ha sbancato l’Arechi per 2-1 con due magnifico gol di Rafael Leão e Sandro Tonali. Qualcuno dirà che sbancare non è il termine esatto perché negli ultimi 10′ della partita la Salernitana non solo ha fatto il gol del 1-2 con Bonazzoli al 83′ ma ha tenuto sotto pressione i rossoneri.
A parte il fatto che nonostante la pressione granata i nostri ragazzi ieri hanno comunque giocato e creato ancora occasioni da gol, io invece dico che un attento osservatore non può non avere notato una serie di cose, alcune delle quali mi fanno intendere che il Milan che ha aperto ieri la seconda sessione del campionato di Serie A non solo non ha nulla a che fare con quello brutto visto nelle amichevoli in terra straniera, tra Emirati Arabi Uniti ed Olanda, ma nemmeno di quello stanco delle ultime giornate prima della sosta per il Mondiale.
Attenzione: non sto dicendo che è tutto “rose e fiori” e che tutti i problemi del Milan sono risolti. Partendo dal presupposto che nessuna squadra di Serie A è esente da problemi, ad ognuna i suoi, è ovvio che al Milan ce ne siano alcuni. Potremmo parlare della lista di infortuni che ogni anno falcidia la squadra e che può condizionarne i risultati sportivi. Potremmo anche parlare del fatto che la squadra in campo produce tanto ma conclude molto meno (ieri poteva finire 7-1 invece di 2-1 se qualcuno non avesse continuamente tirato addosso il pallone al pur bravissimo portiere messicano della Salernitana, Guillermo Ochoa).
Ci sono però alcune cose che, come dicevo, non passano inosservato ad un tifoso attento.
Il classico tifoso che vuole vincere e pensa che al Milan tutto va male perché “non si spendono i soldi” (ho persino letto che “Cardinale è povero e non ha nemmeno gli occhi per piangere” – sic!) non avrà sicuramente notato due o tre cose importanti: in primis che noi abbiamo un Signor allenatore e lo scrivo con la S maiuscola.
Stefano Pioli è un tecnico molto preparato, che si aggiorna costantemente, che ha costruito nel quadriennio in cui è alla guida dei rossoneri un’identità che prima non avevano, fondata sul gioco di gruppo e sulla unità di intenti e di persone.
È una persona in grado classicamente di “levare le castagne dal fuoco” di fronte a qualsiasi problema gli si presenti. Ed è anche la persona la cui credibilità, riconosciuta professionalità (leggere l’endorsement dichiarato da Kjaer qualche giorno fa nei suoi confronti) e carisma fanno in modo che professionisti giochino e si sentano chiamati in causa perché si sentono importanti per la squadra, come hanno fatto ieri Theo, Giroud e Leão.
Ma è anche la persona che ha chiesto ed ottenuto da Maldini di annullare un giorno di riposo per dare un chiaro segnale ai ragazzi che qualcosa non quadrava dopo la brutta figura contro il PSV, seppur in amichevole. Una strigliata che è passata un po’ inosservata ma che ha ottenuto il suo risultato: il Milan di ieri infatti, ripeto, non era la medesima cosa di quello in Olanda o in terra araba.
Non so se a fronte della decisione ufficiale di sospendere il giorno di riposo ci sia stata poi la classica strigliata del coach a Milanello ma la cosa ha funzionato. Molti hanno commentato con meraviglia il dinamismo e l’aggressività dei rossoneri ma, anche se sappiamo che i nostri ragazzi sono capaci di giocare in quel modo, il cambiamento avuto tra fine dicembre e ieri è probabilmente anche frutto del fatto che Pioli sa come ottenere cose e rispetto dai suoi ragazzi.
Altra cosa che forse in pochi hanno notato: è tornato il Capitano.
Davide Calabria ieri ha fatto sentire il suo apporto, fondamentale nel gioco del Milan. Il terzino non solo è difensore dinamico ed attento ma è anche utile per costruire il gioco partendo da dietro e, altra cosa ieri evidente, quando gioca in combinazione con Saelemaekers la catena di destra rende nettamente meglio rispetto a quando si trova come compagno di fascia Junior Messias.
Massimo rispetto per il brasiliano, autore di alcuni gol pesanti come quello di Madrid che resterà sempre nella nostra memoria, ma il belga Alexis è molto più imprevedibile di Messias e la catena che forma con Calabria è più impermeabile. Ieri ha funzionato molto bene con l’unico neo del belga che si è perso Bonazzoli in occasione del gol della Salernitana.
Il nostro ottimo coach infatti non ha perso occasione di bacchettare Saelemaekers dicendo che certi gol si possono evitare. Immagino che Pioli abbia insegnato ai suoi giocatori certi schemi e Alexis è stato giustamente rimproverato ieri.
Ribadisco comunque il concetto … non è che i problemi del Milan siano svaniti ma conforta sapere che Stefano Pioli, allenatore sottovalutato dai più, abbia dimostrato più volte di avere molte differenti soluzioni per risolvere le situazioni più complicate che gli si presentano e lo fa sempre (sottolineo, sempre) senza mai lamentarsi o senza mai questuare aiuti dal mercato.
Poi possiamo metterci a discutere all’infinito del fatto che se fosse stato per noi il mercato l’avremmo fatto in modo differente … ma noi non siamo i direttori tecnici/ sportivi o gli allenatori del Milan, non siamo tutti i giorni a Milanello a tastare il “polso della situazione”, non dobbiamo fare i conti con la proprietà o l’ A.D. per rientrare in certi costi in base ad un piano economico ben studiato, non dobbiamo scandagliare i mercati di intere nazioni per cercare soluzioni tattiche che possano sposarsi con le suddette condizioni economiche.
Arriva un nuovo portiere, il giovane Devis Vasquez. Forse se ne sta cercando un altro. Sintomo che Tatarusanu e Mirante non sono giudicati adatti al progetto Milan e a loro non verrà rinnovato il contratto. Fanno invece parte del progetto , e a loro verrà rinnovato il contratto, i vari Leão, Bennacer, Giroud così come sono stati rinnovati già quelli di Theo, Tonali, Saelemaekers, Krunic, Calabria, Kalulu, Kjaer, Gabbia ecc…
E se faranno vedere che sono da Milan anche Vranckx o Dest verranno riscattati, anche Thiaw o Pobega o Ballo-Touré non verranno venduti a scadenza e si insisterà su De Ketelaere che ieri finalmente ha dato segnali molto positivi perché al Milan credono nelle sue potenzialità, così come quelle di Lazetic.
Rimango in attesa di vedere cosa Maldini, Massara e Pioli vorranno fare di Rebic, Origi e Diaz.
A proposito di mercato: Lorenzo Colombo è in prestito al Lecce con diritto di riscatto fissato a 2,5 milioni. Il Milan potrà esercitare il controriscatto per 3,5 milioni. Dite che al Milan ci stanno facendo un pensierino?
Io direi che a Casa Milan hanno ottenuto ciò che volevano ossia far crescere il giocatore tra Serie A e B (quindi senza farlo morire perennemente in panchina) ed avere indietro un giocatore pronto per una cifra molto contenuta.
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