
Paulo Fonseca (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
E la dirigenza lo sta valutando?

Tuttosport, nella sua edizione odierna, riporta che Paulo Fonseca sarebbe intenzionato a lasciare ancora una volta Theo Hernandez in panchina e si interroga sull’efficacia di questa “terapia”. Funzionerà per Theo come ha funzionato per Rafa Leão, che appare diverso e più responsabile rispetto al giocatore di un mese fa?
Va però considerato che la stessa “terapia”, applicata a giocatori diversi, potrebbe non ottenere gli stessi risultati. Non tutti i giocatori reagiscono allo stesso modo. In ogni caso, si vocifera che a Verona Alex Jimenez, che si è comportato molto bene a San Siro contro il Genoa, troverà nuovamente spazio e sostituirà Hernandez.
Vorrei però ampliare l’analisi su questo tema, non tanto concentrandomi sulla misura adottata da Fonseca, quanto piuttosto sul fatto che, approfondendo il percorso dell’allenatore portoghese in rossonero, emergono diversi episodi di tensione. Non solo con Leão e Theo, ma anche con Tomori, Chukwueze, Okafor e Calabria.
Inoltre, va sottolineato che Pavlovic, acquistato la scorsa estate e autore di ottime prime impressioni, non sta affatto venendo valorizzato. Un altro esempio: se ritiene che Calabria non sia adatto al suo sistema di gioco ma preferisce schierare Emerson Royal (che a onor del vero nelle ultime due partite è effettivamente migliorato), non si può certo parlare di un miglioramento significativo.
In pratica, Fonseca sembra avere difficoltà nella gestione di buona parte della squadra. Contate i giocatori coinvolti. Vale la pena ricordare, inoltre, che durante il suo biennio alla Roma, il tecnico portoghese ebbe pesanti dissidi con Dzeko, Florenzi e Fazio.
In conclusione, ribadisco il mio punto di vista: la rosa attuale è di qualità, ma il rendimento altalenante, caratterizzato più da bassi che da alti, potrebbe essere il sintomo di qualcosa che si è incrinato nell’ambiente dello spogliatoio. Forse, per salvare una stagione che sembra già incamminarsi verso una china disastrosa, potrebbe essere necessario un cambio alla guida tecnica per motivare nuovamente i giocatori.
La domanda è: la dirigenza lo sta valutando?


Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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