Milan-Genoa era una partita delicata … voi direte “sono tutte delicate, sono tutte importanti” … è vero ma a questo punto della stagione con l’Inter a 74 punti , Milan, Juve ed Atalanta che rispettivamente si trovavano a 63, 62 e 61 punti potete ben capire che un qualsiasi passo falso da parte non solo del Milan ma anche delle atre due immediate inseguitrici avrebbe potuto (e potrebbe ancora portare) conseguenze sul mantenimento della squadra in una posizione finale valida per l’accesso ai gironi di Champions League.“Si trovavano” perché il Milan ieri è riuscito finalmente a battere la maledizione della vittoria a San Siro, ovvero quella strana situazione per cui i rossoneri hanno un numero di vittorie in trasferta maggiore che tra le mura amiche.
Il Milan ha battuto il Genoa (finalmente, aggiungerei) per 2-1 iniziando con un meraviglioso goal di Ante Rebic, di collo pieno dopo una punizione di Theo Hernandez che rimbalzata sulla barriera (povero Strootman che l’ha presa in faccia) è arrivata a Pierre Kalulu che di petto l’ha servita appunto al croato.Il Grifone ha poi pareggiato con un colpo di testa di Mattia Destro, su calcio di punizione di Gianluca Scamacca, che è riuscito ad insaccare anche per una bella dormita di Fikayo Tomori (spiace dirlo). Non per niente Simon Kjaer ai microfoni di DAZN l’ha definito, scusandosi; un “goal di merda” … viva la sincerità. Nel secondo tempo, intorno al 68′, è cominciato il valzer dei cambi e Mario Mandzukic ha sostituito Rafael Leao. Che per il portoghese il ruolo di prima punta non sia il migliore ed il suo preferito già lo sapevamo ma l’ingresso di Marione , pur non avendo chissà quali occasioni, ha spostato l’attenzione dei difensori genoani e , oltre al gran lavoro senza palla, Mandzukic ha fatto in modo che da calcio d’angolo desse quel tanto di fastidio in area per cui lo sfortunato Scamacca deviasse la palla nella sua propria rete.
Assalto finale del Genoa con una colossale occasione per pareggiare quando Gigio Donnarumma , uscito in presa perdendo poi la palla, ha permesso che il Genoa tirasse nella porta sguarnita per ben due volte consecutivamente ma trovandosi di fronte i nostri due colossali difensori centrali che hanno respinto la palla (Tomori così, autore in generale della solita buona prova, si è fatto perdonare).
Risultato finale 2-1, Milan a 66 punti, distanziate leggermente in più Juve ed Atalanta (che ha battuto i bianconeri) rispettivamente a 63 e 62 punti. Il Napoli tallona i bianconeri a 60 punti, dopo avere pareggiato con l’Inter nel match di ieri sera, e la Lazio a 58 punti.
Ritornando all’inizio, la partita era delicata ma il Milan ha centrato due obiettivi per questo match: vincere per i tre punti (sperando nel passo falso delle due dietro) e finalmente vincere a San Siro. Missione compiuta … non in scioltezza, non con brillantezza ma considerando l’assenza di un perno di riferimento come Zlatan Ibrahimovic e un avversario arcigno come il Genoa possiamo dire che non è andata poi così male e il nostro gioco, specie nel primo tempo (goal di m**da a parte) , è stato anche ben costruito.
L’importante, cari lettori, era guadagnare i tre punti … a 7 partite dalla fine, con la squadra che, a mio modesto parere, comincia a dare segni di stanchezza prendere il bottino pieno è importantissimo. Ricordiamoci che anche le altre squadre possono essere stanche o fare passi falsi e in questo campionato molto incerto fino all’ultimo arrivare ad aprile beccandosi tre punti in ogni caso è un ottimo risultato.In questo momento siamo a +6 sul Napoli ma contando lo scontro diretto si calcola +7. L’obiettivo stagionale: arrivare a fine campionato nelle prime quattro. Bravi ragazzi e forza Milan!!! Avanti così e la zona Champions sarà nostra!!!
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