Se è vero, come ormai sembra, che Yunus Musah verrà ceduto al Napoli per 25 milioni perché Antonio Conte lo ha voluto, questo porta a fare un piccolo ragionamento sull’attuale rosa del Milan.
Alla notizia che la trattativa Musah-Napoli sembra ormai di imminente chiusura, la maggioranza del tifo rossonero ha esultato. Certamente, per come lo abbiamo conosciuto finora, non stiamo parlando di un fenomeno ma comunque si tratta di un 22enne – dunque agli inizi di carriera -, nazionale USA e che al Valencia in 108 partite tra il 2020 ed il 2023 aveva segnato 5 gol e fornito 3 assist … non male, tutto sommato per un classico mediano di rottura.
Al Milan si è sempre reso disponibile per qualsiasi ruolo senza mai fiatare, con partite buone ed altre meno buone, dimostrandosi molto spesso un po’ troppo “innamorato del pallone”, cioè spesso incline a voler fare tutto da solo …classico difetto dei giocatori molto giovani.
Ora però lo vendiamo al Napoli facendo una discreta plusvalenza perché un allenatore come Conte lo vuole. Non credo di essere stato l’unico milanista a pensare che se Conte lo vuole, allora Musah non è così scarso come in tanti lo vogliono dipingere.
Il pensiero successivo è stato “allora chissà con Conte al comando cosa avrebbe fatto con l’attuale rosa rossonera” .
Già perché i nostri giocatori, perlomeno quelli che più spesso sono scesi in campo, sono stati tutto tranne che dei brocchi.
Ora c’è Allegri al comando e se vuole fare a meno di Musah è sicuramente perché ha già in mente la mediana che vuole e di quali giocatori sarà composta.
Nel frattempo si aprono le scommesse: Musah sotto Conte si trasformerà da crisalide in farfalla … o rimarrà una crisalide?
Articolo di
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall'età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è stato co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera.
Oggi è fondatore del gruppo privato Facebook Rossonerologia
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