L’opinione di Antonio Scibetta
Una partita che è sembrata già scritta fin dall’inizio, con le assenze, le squalifiche, gli infortuni e un Napoli che alla prima occasione fa centro. Inutile avventurarsi in filosofiche analisi della partita: si è perso, meritatamente, forse. La squadra ci ha messo tutto quello che poteva, non è mancata la voglia e nemmeno la determinazione, ma se non riesci a metterla dentro resta poco da recriminare.
Forse il goal di Morata avrebbero potuto cambiare il corso della partita, ma il ginocchio era purtroppo in fuorigioco. Conte e Fonseca due facce diverse con un destino probabilmente diverso: splendente per il primo e sempre più offuscato per il secondo. L’allenatore salentino si è preso la sua rivincita personale, contro chi quest’ estate non lo ha voluto, causa il suo aspetto caratteriale; il tecnico portoghese ha preso invece l’ennesimo schiaffo in faccia.
Resta tanta amarezza e delusione e una strada che diventa sempre più difficile e tortuosa da risalire. Non possiamo fare altro che credere in qualche modo che il futuro possa sorridere ai rossoneri prima o poi: “C’è bisogno di credere che sia ancora possibile Sentir gridare la vita accendendo la radio E ritrovarci a cantare in un coro da stadio…”
Antonio Scibetta è un appassionato tifoso milanista, editorialista attento e preciso. Come gli altri collaboratori di questo sito è membro del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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Tempo di essere determinati. Tempo di fare autocritica.
A pensar male si fa peccato, però a volte ci si indovina