Sapete che a me piace analizzare il Milan in tutti i suoi aspetti. Sono un tifoso, gioisco e mi inc@zzo per il mio Milan ma chi mi conosce sa che il mio approccio verso i rossoneri ed il mio rapporto con il Milan (che va avanti dal lontano 1966) è fatto anche di analisi ed approfondimenti che vanno oltre la mera questione tifo-sportiva del giorno della partita.
Prendendo spunto da una analisi che ho trovato su Twitter circa il mercato estivo 2022 (se siete utenti di quel social raccomando a tutti di seguire @IlBuonDiavolo3 in quanto tifoso serio ed obiettivo) , ritorno su questo argomento per provare a sviscerare quelli che sono i fatti e tentare di dare alcune risposte ad interrogativi che tutti ci stiamo ponendo in questi giorni.
Vado quindi ad analizzare i giocatori arrivati durante la sessione estiva di calciomercato dello scorso anno, molto criticati da una parte della tifoseria rossonera:
Charles De Ketelaere
Il ragazzo ha 22 anni e ha sempre giocato in Belgio. Il suo rendimento nel Bruges è sempre stato in crescendo:
stagione 19/20 – 38 presenze (in tutte le competizioni), 6 gol e 3 assist
stagione 20/21 – 46 presenze, 5 gol e 8 assist
stagione 21/22 – 49 presenze, 18 gol e 10 assist.
In carriera ha sempre giocato nei ruoli di attacco, ovvero esterno destro o sinistro (all’occorrenza centravanti) – (vedi Figura 1) . Poteva essere un ottimo vice Leao (oppure Giroud) ed essere impiegato al posto di Messias ma invece Pioli si è incaponito nel fargli fare il trequartista pioliano, ovvero un centrocampista d’attacco centrale che però recupera palloni e fa interdizione … il ruolo che svolge ogni tanto Bennacer quando viene messo là davanti e che Diaz svolge con una fatica immensa.
Pioli gli chiede di fare da collante tra centrocampo e attacco ma l’anarchia di Leão da un lato e l’impalpabilità di Messias e Saelemaekers dall’altro, oltre alla poca mobilità di Giroud (che peraltro si sbatte tantissimo anche a centrocampo – cosa che al Chelsea se la sognava), gli hanno impedito di inserirsi in uno spartito congeniale alle sue caratteristiche. L’intenzione di Pioli è quindi quella di cambiare ruolo e snaturare un giocatore che avrebbe potuto rendere molto di più.
Divock Origi
Arrivato in estate con un infortunio che lo ha costretto a non scendere in campo per un bel po’ di tempo. In carriera ha dato il meglio come attaccante esterno, in particolare a sinistra (vedi Figura 2). Sulla carta sarebbe stato un grande vice Leao. Pioli invece l’ha messo sempre punta centrale (tranne nell’ultima contro la Cremonese – e comunque anche qui in maniera ibrida) con l’obbligo di fare quei gol che non ha mai fatto in carriera.
Tommaso Pobega
giovane, scuola Milan, 2 stagioni da titolare in A, ottimi numeri in zona gol. In teoria avrebbe potuto essere un centrocampista pioliano anche trequartista (come a Torino – vedi figura 3) ma, dopo la grande partita con la Juve, Pioli gli ha preferito Brahim ed è improvvisamente scomparso. Oltretutto lo ha anche impiegato come terzino sinistro….
Yacine Adli
Il grande mistero … voluto da M&M, lasciato apposta a Bordeaux per finire la stagione e maturare ulteriormente. Un jolly per la trequarti ma mai impiegato. Eppure a tutti noi sembrava che i numeri li avesse.
Forse per Pioli ha bisogno di ulteriore maturazione? E allora perché non mandarlo in prestito a gennaio? La sensazione è che sia Adli che De Ketelaere beneficerebbero del giocare insieme, potendo dialogare ed esprimere tutta la loro qualità in fraseggio, magari in un 4-3-3 col francese schierato da mezzala creativa e il belga largo a destra.
Questa soluzione, però, non è mai stata provata dal tecnico campione d’Italia. Talento sprecato in panchina …
Aster Vranckx
capitano della U21 belga, a 19 anni il ragazzo aveva 70 partite giocate in Europa, con un discreto minutaggio in Bundesliga. Calciatore dal grande potenziale da costruire sia come mediano che come trequartista. Mai schierato (a parte l’ultima con la Cremonese dove secondo me ha ben giocato), dopo un presunto errore contro la Roma è sparito.
Malick Thiaw
capitano dell’U21 tedesca, potenziale immenso, non ha mai visto il campo fino a quando avendo tutti i difensori in infermeria Pioli non ha potuto fare altro che farlo esordire e lo ha fatto con ottimi risultati.
È entrato e ha fermato un certo Harry Kane, non l’ultimo degli scemi. Se Pioli vorrà aprire un po’ di più le sue vedute e osare qualche volta in più, avrà un futuro promettente al Milan.
Sergiño Dest
Un altro mistero misterioso …. nazionale USA, ha ben figurato durante i recenti mondiali e più che un terzino “alla Calabria” , cioè un difensore puro che solo qualche volta si porta in attacco, Dest non ha mai fatto mistero che preferisce invece fare il contrario. Pioli invece ha insistito a farlo giocare contro le sue caratteristiche. È pur vero che è stato un acquisto “last minute” e che era una scommessa.
Detto tutto ciò, non voglio assolutamente mettermi al posto di Pioli che ringrazierò per sempre per avere preso il mio Milan allo sbando e in quattro anni scarsi averlo portato dalle paludi della medio/bassa classifica all’Europa League, allo Scudetto e ora alle semifinali di Champions League. Faccio solo delle constatazioni basate su ciò che vedo.
Stefano Pioli potrebbe quindi avere ragione nel dire che i risultati ottenuti sono frutto di un lavoro fatto sui suoi giocatori e di particolare lavoro fatto sul gioco di collettivo con determinati moduli ma a questo punto allora bisogna domandarsi se Maldini e Massara quando fanno mercato si consultano con l’allenatore. Il dubbio viene …
Oppure, in ultima analisi, c’è anche da dire che la scorsa estate Maldini e Massara (soprattutto il primo) avevano il contratto in scadenza, ai quali è stato rinnovato solo ad agosto. Immagino che fare un mercato con il timbro “data di scadenza” sulla fronte non sia stato facile e che pertanto il risultato degli acquisti/prestiti sia ciò che di meglio si sia potuto fare in quella situazione strana ed ibrida. Ecco forse spiegato il motivo per cui Pioli si è ritrovato a gestire giocatori forse non adatti alle esigenze del suo gioco.
In ogni caso un buon allenatore tenta sempre di sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione, a maggior ragione se il mercato gli ha obbligatoriamente messo a disposizione taluni giocatori. Il caso più eclatante è De Ketelaere, non sfruttato per quelle che sono le sue caratteristiche e che è costato 35 milioni.
Pioli quindi deve fare il passo successivo: è un ottimo tecnico, che si documenta spesso e che studia molto. Nel corso della passata stagione ma anche di quella attuale ha trovato escamotage intelligenti per risolvere partite, impiegando giocatori in ruoli differenti dalle loro caratteristiche.
Il prossimo passo è quello di fare, quando occorre, la cosa più semplice … una cosa che a Ballardini per esempio riesce benissimo: impiegare i giocatori per quelle che sono le loro caratteristiche. Ricordate il pistolero Piatek quanti gol segnava nel Genoa di Ballardini? Arrivato al Milan ha smesso di farlo … allora non c’era Pioli ma Piatek non fu più sfruttato per le sue caratteristiche naturali.
Nel frattempo speriamo che il prossimo calciomercato porterà a Stefano Pioli i giocatori che lui chiede e anche che il Mister ci regali le ultime soddisfazioni per il campionato … e per la Champions League.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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