22 Febbraio 2025

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Vedremo mai il nuovo stadio?

Red Bird è al Milan già da tre stagioni e sin da allora — ma già ai tempi di Elliott Investments si considerava questa ipotesi — si sta progettando uno stadio totalmente nuovo in sostituzione del Meazza che, sebbene rimarrà sempre nel cuore dei tifosi, non risulta più adeguato alle esigenze del calcio moderno.

Non intendo ripercorrere tutta la cronistoria, poiché sarebbe lunga e noiosa a causa delle complessità politiche italiane. In breve, sappiamo tutti che le due società avevano inizialmente proposto di demolire lo stadio di San Siro per costruire il nuovo impianto nello stesso sito. Tuttavia, a fronte delle lungaggini dell’amministrazione comunale e delle opposizioni di comitati ed esponenti politici, Milan e Inter hanno deciso di valutare opzioni fuori Milano. Ora sembrano procedere su due binari paralleli: il Milan mantiene il progetto nell’area di San Donato Milanese, mentre per l’Inter permangono dubbi sull’ipotesi di Rozzano. Nel frattempo, è stato rispolverato il progetto originario di uno stadio congiunto nell’area di San Siro, dato che il Comune di Milano sembra aver fatto marcia indietro.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, dopo anni in cui ha dato ascolto a tutte le voci contrarie facendo allontanare le due squadre verso i comuni limitrofi, si è reso conto che perdere Milan e Inter avrebbe significato accollarsi i costi per il mantenimento o la demolizione del vecchio Meazza, lasciando una vasta area vuota come terra di nessuno. Una prospettiva insostenibile per le casse cittadine. Di qui la decisione di riconsiderare il progetto di un nuovo stadio a San Siro.

Tutto bene quel che finisce bene? Beh, siamo in Italia. Potrebbe la situazione risolversi rapidamente? Certamente no. La vicenda ricomincia con le solite opposizioni, in particolare i Verdi guidati dal famigerato Monguzzi, che protestano per la presunta distruzione di aree verdi. Inoltre, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, i due club avrebbero chiesto all’amministrazione cittadina di posticipare al 20 marzo la presentazione del piano di fattibilità tecnica ed economica, insieme all’offerta d’acquisto dell’area di San Siro.

Va precisato che l’acquisto non riguarderebbe solo la struttura sportiva, ossia lo stadio, ma anche tutte le aree circostanti. La richiesta di proroga sarebbe motivata da divergenze di opinione tra Milan e Inter sul progetto e sullo sviluppo successivo alla costruzione del nuovo impianto.

Nel frattempo, il tempo passa e l’agonia si protrae. Milan e Inter necessitano di uno stadio nuovo di zecca: più funzionale, moderno e in linea con le esigenze dei tifosi e delle competizioni europee. I soggetti coinvolti in questa che ormai possiamo definire una vera e propria “avventura” hanno interessi divergenti, ma dovrebbero lavorare per una soluzione condivisa. Anche se Milan e Inter dovessero trovare rapidamente un accordo — dato che il loro interesse primario è avere presto un nuovo impianto — quanto tempo impiegherà il Comune di Milano a mettere tutti d’accordo, inclusi cittadini e oppositori?

Nel frattempo, si avvicina pericolosamente la prossima scadenza: la cessione deve avvenire entro l’estate, poiché a ottobre scatterà il vincolo sul secondo anello del Meazza.


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