28 Aprile 2025

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Fatti ed opinioni su AC Milan

Venezia-Milan 0-2: nonostante tutto chi vince ha sempre ragione

Una partita che non mi ha fatto arrabbiare e nemmeno esaltare

Che dire di questo Venezia-Milan? Potevo sospettare un calo d’attenzione dovuto alla classica mancanza di stimoli, tipica del Milan di quest’anno. Data la magnifica semifinale di ritorno di Coppa Italia, nella quale abbiamo eliminato la prima in classifica, pensavo che contro la penultima invece avremmo sofferto.

In fondo, per come i rossoneri hanno condotto il match, averlo pensato poteva anche non essere così sbagliato.

Col senno di poi, a bocce ferme, diciamo che il vistoso calo del Milan dopo il primo splendido gol al 5′ di Christian Pulisic è molto probabilmente l’effetto del dispendio di energie psico-fisiche dovuto proprio a quella semifinale, dato che la formazione in campo era praticamente la stessa. Unica nota diversa: Abraham al posto di Jovic, che si è leggermente infortunato in allenamento.

In ogni caso, dopo – ripeto – il bel gol del nostro Capitan America, su recupero di Jimenez e assist di Fofana, il Milan piano piano ha cominciato a tirare i remi in barca e a subire gli attacchi di un Venezia che, onestamente, bisogna dire ci ha messo tutta l’anima per provare almeno a pareggiare.

Osservando bene la nostra partita, posso dire senza dubbio che mi sono piaciuti molto sia Alex Jimenez – ma ormai sta diventando una bella abitudine – sia, dalla parte opposta, Theo Hernandez, pimpante ma soprattutto lucido fino alla fine. Per il resto, come ho detto, la squadra ha sofferto un calo a causa della partita contro l’Inter e il Milan di questa stagione non è squadra che si può permettere una concentrazione totale su tutte le partite.

Lo sappiamo: altrimenti non saremmo noni in classifica, ma staremmo rompendo le scatole a Inter e Napoli lassù in cima.

Una partita quindi, quella di oggi, che devo dire in tutta franchezza non mi ha fatto né arrabbiare né esaltare più di tanto. Il Milan è stato il gol di Pulisic al 5′ e quello del Bebote Santiago Giménez al 96′, ritornato finalmente al gol con una zampata delle sue a scavalcare il portiere avversario su assist di Reijnders – che Dio ci conservi l’olandese per anni. In mezzo ai due gol, un Venezia mai domo, ma la legge del pallone parla chiaro: chi vince ha sempre ragione.

Chiudiamo quindi anche la parentesi in laguna e, per la prossima partita, trasferiamoci al mare per incontrare il Genoa. Quel Genoa battuto oggi dal Como di Cesc Fabregas che, stando alle statistiche, ha preso a pallonate i rossoblù liguri pur vincendo con un solo gol di scarto.

Non sto più a guardare cosa fanno la Fiorentina oppure la Roma, perché tanto la nostra Europa dipende ormai solo dalla finale di Coppa Italia.
Il campionato ormai non ha più nulla da dirci: i giochi sono fatti e la classifica parla chiaro. Ma noi abbiamo ancora una battaglia vera da combattere, quella che può dare un senso a tutta la stagione: la finale di Coppa Italia.


È lì che ci giochiamo l’orgoglio, il futuro, la voglia di alzare un trofeo che ci manca da troppo tempo e la possibilità di restare in Europa.
Per questo finale di stagione dimentichiamoci del resto, di quello che è stato, pensiamo a quella coppa, a scrivere un finale diverso.
Siamo il Milan: quando il gioco si fa duro, noi dobbiamo farci trovare pronti.
Avanti ragazzi, avanti Milan, fino all’ultimo respiro!


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