1 Luglio 2024

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Fatti ed opinioni su AC Milan

Vogliamo gli arabi! Vogliamo il Fondo PIF !!

di Fabio Caserini

Vogliamo gli arabi! Vogliamo il Fondo PIF !

La notizia ormai è di dominio pubblico: il Newcastle United, prestigioso football club della Premier League, ha i conti in rosso e non solo non può acquistare nuovi giocatori ma è costretto a venderne qualcuno dei suoi più prestigiosi per rientrare nelle regole del Fair Play Finanziario che ha sforato per due anni consecutivi.

È la stessa Premier League che pone i suoi club sotto uno stretto controllo sui conti e ha precise regole per quanto riguarda la sostenibilità, con regole di spesa legate ai ricavi di ciascuna società. In questa stretta ci sta per finire appunto il Newcastle che è stato protagonista delle ultime due sessioni di calciomercato estivo con acquisti milionari. Noi milanisti infatti ci ricordiamo bene della cessione di Sandro Tonali ma anche Sven Botman che poteva essere rossonero ed invece preferì i soldi dei Magpies. . E pensate … il proprietario del club è il Fondo PIF con sede in Arabia Saudita.

Quando il fondo arabo acquistò il club inglese qualche anno fa, i suoi tifosi si lasciarono andare a scene di giubilo e di festa per le strade della città, mascherati da arabi con tanto di kefiah in testa (il tipico copricapo della cultura araba e mediorientale), bevendo birra a fiumi perché sapevano che i nuovi proprietari avevano risorse economiche molto ingenti. Potete ammirarne alcuni nella foto sopra …

Pertanto, dopo molti anni di sofferenza, sognavano colpi di mercato favolosi e una squadra forte in grado di competere con i mostri sacri come Chelsea, Liverpool, Arsenal e le due squadre di Manchester. Così è stato infatti per un paio d’anni. Arrivarono Alexander Isak, Sven Botman, Bruno Guimarāes e in ultimo appunto Sandro Tonali

Ora invece potrebbe essere costretta a dover cedere proprio uno o più di uno dei giocatori summenzionati per rientrare nei parametri imposti dalla Premier League. Se non lo facesse si troverebbe a rischio sanzioni, come accaduto di recente all’Everton che, avendo superato il limite di spesa consentito nell’ultimo triennio, ha ottenuto una  penalizzazione di 10 punti e la sua classifica completamente ribaltata.

La regola che il Newcastle rischia molto probabilmente di infrangere dice che ogni club non deve superare perdite complessive negli ultimi tre bilanci per più di 105 milioni di sterline (cioè oltre 120 milioni di euro). Ma i Magpies hanno speso più di 400 milioni per l’acquisto di calciatori, mentre i ricavi, nonostante siano cresciuti esponenzialmente fino a quota 250 milioni, grazie anche alla partecipazione alla Champions League, non sono abbastanza per compensare. Oltretutto i bianconeri rischiano di non partecipare il prossimo anno alla massima competizione europea, dato che in questo momento si trovano al 9° posto in classifica.

L’amministratore delegato del Newcastle, Darren Eales, ha chiaramente detto “È difficile parlare, adesso, nello specifico, ma posso dire che, se vogliamo arrivare dove vogliamo arrivare, a volte è necessario cambiare i propri giocatori” . Eales ha citato come esempi il West Ham, con la cessione di Declan Rice all’Arsenal per 100 milioni di sterline, e il Liverpool, che ha ceduto Coutinho. 

Arriviamo quindi a quei tifosi che in Rete continuano a sperare che arrivi “l’arabo di turno” , facendo chiaramente i nomi di PIF oppure di Investcorp, invece di avere a capo dell’AC Milan la Red Bird di Gerry Cardinale

Perché personalmente preferisco un progetto che ci porti ad una crescita costante con l’obiettivo di avere bilanci in positivo e nessuna pendenza con UEFA per il FPF invece di trovarci in una situazione come quella di Newcastle nonostante PIF (un fondo del valore di 550 miliardi di dollari, che ha investito 31,5 miliardi in 49 operazioni lo scorso anno) oppure quella del Manchester City che anch’esso sta cominciando a finire nel mirino della Premier League per le sue spese folli.

Non contando che nelle “spese folli” rientrano anche le esose richieste d’ingaggio dei calciatori svincolati, che ancora devono dimostrare cosa valgono, e quelle dei loro procuratori. Vero, Popovic?