Come sempre il Milan è ultra-ermetico e non filtra niente.
Tutti i giornalisti sportivi o pseudo tali durante le pause per la nazionali si affannano a cercare di scrivere articoli con “scoop incredibili” che riguardano i colpi di mercato delle varie squadre di Serie A. Circa il Milan poi sembra che abbiano un predilezione particolare, soprattutto perché la vicenda del rinnovo di Rafael Leão sembra una telenovela senza mai fine.
A proposito di quest’ultimo, nel caso in cui non si arrivasse ad una quadra tra l’offerta e la domanda, si da per scontato che il Milan metterà in vendita il suo cartellino il prossimo giugno e ci si scatena con i nomi per la sua sostituzione. Si va dal sempreverde Nicolò Zaniolo, ora in Turchia, al pluri-citato Noa Lang del Bruges ex-compagno di De Ketelaere mentre l’ultimo nome che è tornato di moda è quello di Jonathan David, canadese in forza al Lille. Per David si dice che la concorrenza è tanta (ma che ovvietà …) e che il Lille chiede almeno 50 milioni e a questo punto i suddetti giornalisti danno per scontato che non ci sarebbe problema dato che Leão verrebbe venduto almeno al doppio.
Poi gira il nome di Ante Rebic, dato per partente e per il quale ci sarebbe domanda all’estero ma … “il nodo rimane l’ingaggio” come titola oggi Calciomercato.com affermando che 3,5 milioni di ingaggio sono troppi all’estero … mah!
Inoltre il nome del momento è Mateo Retegui, argentino con doppio passaporto che ha esordito in questi giorni nella Nazionale del CT Mancini, per il quale sembra addirittura che si stia scatenando un’asta tra Milan, Inter, Lazio e Juventus! E stiamo parlando solo degli attaccanti ….
Siamo seri, suvvia. Il Milan come sempre opererà sul mercato seguendo quelle che sono le direttive imposte da un progetto di ricostruzione e rinascita che sta andando avanti da quattro anni, prima con Elliott e poi con Red Bird. Lo farà con il denaro che la sua auto-sostenibilità gli concederà, in base ai movimenti di mercato in uscita e stando sempre attento a non esagerare nelle spese folli (che negli anni passati hanno ridotto la società sull’orlo del collasso) e magari a cogliere le occasioni di mercato ricercando anche giovani interessanti da far crescere.
Dalle paludi di mezza classifica di 6-7 anni fa al ritorno in Europa prima e allo Scudetto poi, il Milan è cresciuto e crescerà ancora di più … e i giornalisti andranno avanti ad inventarsene una al giorno per riempire le pagine di quotidiano poco venduti o siti web consultati velocemente.
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