22 Novembre 2024

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Fatti ed opinioni su AC Milan

Cardinale a Milano: decisione su stadio … indipendentemente da Fedrighini e Monguzzi.

Gerry Cardinale in piazza Duomo a Milano durante i festeggiamenti per il 19° scudetto del Milan.

Come promesso a Sala, Il Milan prenderà entro aprile una decisione sulla zona in cui costruire il suo stadio.

Gerry Cardinale è atteso a Milano nei prossimi giorni. Come aveva promesso al sindaco di Milano Beppe Sala, Il Milan prenderà entro aprile una decisione sulla zona in cui costruire il suo stadio di proprietà. Nelle ultime settimane a Casa Milan si è studiato il progetto in vista dell’area dell’ippodromo La Maura, a un chilometro e mezzo da San Siro. La zona è ideale perché lo stadio non si sposta molto dalla zona attuale e rimane pertanto all’interno del Comune di Milano. Come per il progetto La Cattedrale dello Studio Popolous anche in questo caso i problemi non mancano a cominciare dalle proteste degli abitanti della zona.

Attenzione però perché la recente protesta che si è manifestata sotto forma di catena umana nello scorso weekend a circondare idealmente la zona e spacciata per ambientalista in realtà, secondo le parole rilasciate al Corriere della Sera da alcuni abitanti del quartiere proprio durante la protesta organizzata dal consigliere comunale della Lista Sala Enrico Fedrighini (quindi in totale contraddizione con il suo sindaco) insieme ai comitati di quartiere e condiviso dal collega di Palazzo Marino Carlo Monguzzi capogruppo dei Verdi, è semplicemente un timore che la zona venga invasa da tifosi urlanti e beceri e che la tranquillità degli abitanti sia messa alla prova.

Ecco le parole, scritte nero su bianco e che rivelano quale sia la vera preoccupazione: “Per noi – ha detto Gianni, un cinquantenne che vive nelle case davanti all’ippodromo – è importante che La Maura resti un’area verde. Per quel che ce ne importa, il Milan e l’Inter possono tranquillamente andare a Sesto o comunque fuori Milano: ci interessa preservare il parco e la nostra tranquillità”. Gli fa eco Rosy, una vicina di casa: “Vivo qui da moltissimi anni e ho potuto osservare il grande lavoro fatto dai comitati per la tutela del verde. L’idea di avere uno stadio a due passi da casa, ancora più vicino di quanto sia già il Meazza, ci preoccupa. Non ne va solo il verde ma anche la nostra tranquillità: avremmo persone intorno a casa sempre, per otto giorni al mese saremmo invasi da tifosi molesti che faranno la pipì sui nostri muri. Non vogliamo arrivare a questo”.

Quindi il problema reale non è tanto il verde che, ripetiamo, dovesse essere costruito lo stadio del Milan comunque ne rimarrebbe ancora tantissimo come spiegato in questo articolo dello scorso 10 marzo, ma la tranquillità che secondo gli abitanti della zona verrebbe minata … intanto però i Verdi cavalcano l’onda della possibile sparizione di erba dall’area dichiarando però nel contempo che non vorranno nemmeno vedere il progetto e Fedrighini ripropone la sua battaglia già portata avanti nel 2004 contro la Snai , proprietario dell’area de La Maura, quando insieme ad altri è riuscito a far partire la procedura per “vincolo monumentale” sull’ippodromo bloccando qualsiasi velleità di Snai a cedere anche parte del territorio. Dichiarazioni “verdi” ma che in realtà celano altro, come si può vedere.

In ogni caso il Milan vuole il “suo” nuovo stadio, senza l’Inter economicamente in difficoltà, e ha bisogno di partire con questo nuovo progetto perché si sta perdendo tempo ed il tempo è denaro … soprattutto secondo gli orologi di un fondo d’investimento USA. Quindi se non ci sono particolari vincoli e il Piano Regolatore lo permetterà, il Milan proseguirà su quell’area. In alternativa i nomi sono sempre quelli: Sesto San Giovanni (prima alternativa dove sul sindaco sta aspettando il Milan a braccia aperte – e Sala perderebbe ancora una volta un affare per le proteste di cui sopra … anche in “casa sua” …) , San Donato Milanese e l’area tra Rozzano ed Assago già individuata dall’Inter.

Il proprietario del Milan vuole lo stadio per la sua squadra e andrà avanti per la sua strada. I suoi prossimi passi a Milan ne saranno la conferma.



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