22 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Nel nome della rosa …

Passano le ore e l’arrabbiatura per la sconfitta in semifinale di andata di Champions League sta sbollendo piano piano….

La sconfitta di ieri sera, l’ho già scritto e lo ribadirò sempre, non è frutto delle qualità dei singoli ma di 3 aspetti fondamentali:

  1. l’Inter, da quando è allenata da Inzaghi, gioca sempre con lo stesso modulo (3-5-2) che utilizza molto spesso sempre gli stessi schemi e che riesce ad imporre agli avversari.
  2. Grazie a queste caratteristiche il gioco può contare su automatismi e su proprietà di palleggio che spiazzano gli avversari (aldilà delle qualità di palleggio dei singoli, non vi è dubbio)
  3. La panchina dell’Inter ha ricambi di medesima qualità per tutti i ruoli.

Quindi in attacco se non sono Dzeko in coppia con Lautaro, saranno Lukaku in coppia con Correa . A centrocampo se non ci sarà Calhanoglu, potrà esserci Brozovic ecc ecc

Inoltre Simone Inzaghi, avendo queste certezze, può permettersi di sfruttare le debolezze degli avversari e colpire dove è necessario. Se poi dall’altra parte trova un collega che crede fermamente di poter imporre un gioco senza avere però una squadra con le caratteristiche elencate ai punti 2 e 3 , il buon Simone sa già che la partita sarà sua.

Ed è quello che è successo ieri sera …

Come ho appena detto la rosa dell’Inter può contare su “doppioni” della medesima caratura. Andiamo invece a vedere quali sono le caratteristiche dei giocatori nella rosa rossonera.

Se si ha la pazienza e la costanza di andare a ricercare nel recente passato in quali ruoli hanno giocato i ragazzi rossoneri, specialmente gli ultimi arrivati, possiamo capire su cosa può contare Pioli.

Perché una cosa è avere un terzino sinistro riserva del Real Madrid che ha difetti nel difendere avendo però grandi pregi in fase d’attacco e allora il lavoro dell’allenatore sarà quello di migliorare la prima cosa e metterlo in condizioni di sviluppare la seconda … e infatti Theo è oggi considerato uno dei migliori terzini moderni al mondo … mentre tutt’altra cosa è invece insistere a far giocare ragazzi in ruoli nei quali non hanno mai giocato e quindi snaturare quelle che sono le loro caratteristiche di base.

Quindi, ripeto, in base alle statistiche dei giocatori e del loro passato recente, in squadra abbiamo:

  • un centravanti puro (Giroud) che rispetto al passato (Arsenal, Chelsea) oggi fa molto lavoro di rientro ma che molto spesso non viene servito a dovere. In più in panchina non ha un rimpiazzo (Ibrahimovic scomparso e nessun giovane che lo possa sostituire)
  • cinque esterni d’attacco con scarsa propensione (chi più, chi meno) alla fase difensiva: Leão (sinistra), Origi (sinistra), Diaz (destra), De Ketelaere (destra o sinistra), Saelemaekers (destra) e Messias (destra). Li ho volutamente messi in ordine decrescente a partire da chi ha più accentuate caratteristiche di saltare l’uomo fino a chi le ha quasi nulle. Questi cinque finora Pioli li ha fatti giocare nell’ordine in questi ruoli: Leão (nel suo ruolo) Origi (centravanti) Diaz (trequartista centrale) De Ketelaere (trequartista centrale o centravanti) Saelemaekers (nel suo ruolo ma a sinistra nelle ultime due partite) Messias (nel suo ruolo) ma, insisto, sono invece esterni d’attacco.
  • sette centrocampisti con differenti caratteristiche. A differenza delle certezze di Simone Inzaghi (sempre stesso modulo, giocatori intercambiabili, automatismi certi) questa potrebbe essere una cosa positiva nella misura in cui però li fai giocare o ruotare tutti secondo le esigenze del momento. Però se quelli che giocano sono sempre i soliti tre (Bennacer, Tonali e Krunic) e gli altri quattro non vedono quasi mai il campo (Pobega, Bakayoko) o proprio non lo vedono mai (Adli, Vranckx), in quanto allenatore stai limitando fortemente i tuoi risultati sacrificandoli sull’altare delle tue convinzioni calcistiche.
  • quattro terzini naturali (Theo, Calabria, Ballo-Touré e Kalulu) più uno che è stato volutamente fatto scomparire dai radar (Dest) che pur ai Mondiali ha ben figurato e che nelle ultime partite stava finalmente ingranando. Oltretutto Kalulu si è rivelato meglio come centrale, in ogni caso è sempre meglio di Calabria come facilità di recupero degli avversari e come lettura dell’avversario stesso. Spiace dirlo ma Calabria dovrebbe essere il rimpiazzo di Kalulu e non viceversa.
  • quattro difensori centrali (Kjaer, Tomori, Thiaw e Gabbia) più uno jolly (Kalulu). Thiaw ha esordito quando Pioli si è ritrovato spiazzato da un’infermeria piena di difensori centrali e (ma guarda un po’ che sorpresa!…) il tedesco ha ben figurato. Gabbia (grande cuore ma il più limitato tra i suoi compagni di reparto) il campo non lo vede mai. Tomori quest’anno non è lo stesso dello scorso anno. Kjaer è un guerriero che però non può essere utilizzato a livello continuativo. Thiaw ha possanza fisica e spesso si avventura in avanti per proporre l’azione: ieri sera andava messo subito al posto di Tomori che era in evidente calo di forma

Quindi, riassumendo, è dall’avvio del campionato che Pioli sta provando a cambiare le caratteristiche di alcuni giocatori per adattarle a quello che è il gioco che vuole imporre alla squadra. Pochi riescono, alcuni con molta fatica ed altri proprio non ce la fanno. Giocano più o meno sempre gli stessi, gli infortuni aumentano e le alternative non ci sono.

Leggo spesso di persone che criticano la proprietà per un mercato giudicato fallimentare o comunque sbagliato. Il mercato è stato sbagliato non nelle qualità dei singoli ma nell’averlo fatto all’ultimo momento perché sia Maldini che Massara non avevano il contratto rinnovato a mercato cominciato e non sapevano se avrebbero potuto concluderlo.
Quando poi ne hanno avuto certezza hanno fatto incetta di prestiti o parametri zero e si sono buttati sull’unico acquisto giudicato di qualità …. qualità riconosciute da tutti gli addetti ai lavori ma che il Mister non ha ancora voluto sfruttare (e lo stesso discorso vale per Adli). Ne ho parlato diffusamente in questo articolo .

Per il prossimo mercato mi auguro quindi acquisti (o prestiti) mirati che accontentino il Mister. Dopodiché Pioli non avrà più scuse.



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