Erase, rewind and go on!

Sono quasi 24 ore che in ogni dove, sia nei social che nelle testate giornalistiche sportive, si parla di “crollo Milan” come se avere perso una partita contro un pur forte e ben organizzato Spezia abbia compromesso la stagione rossonera. Vorrei essere ben chiaro per evitare fraintendimenti: i rossoneri ieri sera hanno perso una partita in maniera sciocca e scriteriata ma da qui a dire che sono “crollati” e che “la stagione è finita” di acqua sotto i ponti ce ne deve passare e tanta.

Ormai sappiamo che il Milan ha aumentato i carichi di lavoro in allenamento per far fronte al febbraio pesante che ci si presentava, dopo l’esclusione dalla Coppa Italia: Spezia in trasferta, Stella Rossa a Belgrado per i sedicesimi di andata di UEL, il derby in casa e la Roma in trasferta. A quasi 24 ore di distanza dalla debacle in terra ligure possiamo dire quasi con certezza assoluta che l’errore non sia stato l’aumento di carico di lavoro che presumibilmente avrebbe imballato le gambe dei nostri ragazzi rendendoli immobili ma che questo abbia contribuito in parte ad aver considerato – forse inconsciamente – La Spezia una mera tappa di avvicinamento al derby per scontare le diffide e dare minutaggio a chi non era in condizione: ecco probabilmente spiegato il calo di concentrazione. Perché di questo si tratta, di un calo di concentrazione. L’aver giocato e lavorato sempre , ogni tre giorni, in un clima di assenze per infortuni e Covid e aver “tirato sempre la carretta” ha avuto la proprietà per i ragazzi rossoneri di essere sempre concentrati e sempre sul pezzo. Quando, aumentata la rosa con il mercato di gennaio e eliminato il “fastidio” della Coppa Italia, i giocatori si sono trovati ad essere meno tirati per il collo , c’è stato un calo mentale che è molto probabile abbia contribuito a sottovalutare la trasferta spezzina.

Ora quello che il Milan deve fare è capire questi motivi, cancellare la cosa o comunque metterla da parte facendone tesoro ed insegnamento per le prossime partite ed andare avanti: Erase, rewind and go on … cancellare, riavvolgere e andare avanti! Il campionato di ritorno è appena iniziato ed abbiamo appena superato la metà del percorso. È pur vero che il Milan è primo in classifica da più di un anno (contando i punti del girone di ritorno 2019/20) ma sappiamo benissimo, e lo sanno anche i rossoneri, che ciò che conta è quest’annata 2020/21 e che il girone di ritorno è tanto impegnativo, se non di più, quanto quello di andata.

Fabio Caserini

Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera